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Il Tennis Club Lecco amplia l'offerta coprendo i campi in terra battuta

Grandi novità e miglioramenti al Tennis Club Lecco che prosegue nella sua opera di interventi sistematici alle sue strutture, ai quali si aggiunge l'ampliamento dell'offerta sportiva e di diversi servi di alto livello.

Al Tennis Club Lecco è stato inaugurata in questi giorni la nuovissima e tecnologicamente avanzata copertura dei campi 3 e 4 in terra battuta, intitolata a Domenico Todeschini scomparso nello scorso mese di aprile,  che permetteranno ai soci ed numerosi frequentatori di corsi di poter sfruttare questi due campi anche durante la stagione invernale. Una struttura tecnologicamente avanzata, con materiali di ultima generazione che hanno permesso che un solo pallone copra i due campi. I lavori di costruzione muraria dell’impianto sono stati curati dall’impresa Frigerio Agostino, mentre il pallone è della PM Engineering di Milano.

A spiegare questa nuova installazione è lo stesso presidente del sodalizio lecchese Fosco Pierangelo: ” La nuova copertura dei campi tre e quattro è nata dall’esigenza della saturazione dei soliti campi invernali, da qui la decisione di intraprendere questo investimento importante che ci sta già dando degli importanti  risultati di ritorno. Infatti le prenotazioni lunghe dei soci, cioè quelle che vanno da ottobre ad aprile, sono aumentate e di molto. Questo investimento ci permette inoltre di avere tre campi coperti in terra battuta sui quali i giocatori potranno allenarsi su un fondo diverso da quello sintetico ed ai soci di ampliare la scelta di terreni su cui giocare”.

Tennis Club Lecco coperti i campi in terra@LeccoToday.it

Il Presidente entra poi nel dettaglio della nuova copertura: “La struttura che copre è un pallone pressostatico mantenuto dall’aria spinta all’interno ed in caso di guasto vi è a disposizione una caldaia suppletiva che permette al pallone di non sgonfiarsi. L’installazione questa nuova tipologia di palloni, dalla tecnologia avanzata di ultima generazione,  è stato necessario un grande lavoro di preparazione. Abbiamo voluto intitolare questo pallone ad uno dei nostri storici soci e cioè Domenico Todeschini, che tanto si era speso per la loro costruzione. L’investimento globale supera i 100mila euro ed insieme a quello del rifacimento dei tetti in cemento amianto, i cui lavori inizieranno fra non molto, fanno parte dell’accordo con il comune di Lecco per il rinnovo della convezione del nostro club con ,comune capoluogo”.

Non meno importante è il progetto avviato dal preparatore atletico del Tennis Club Lecco Mattia Bertani: “Il progetto affronta  l’attività motoria adattata, cioè quella particolare attività fisica rivolta a persone disabili. Questo nuovo progetto è iniziato ad inizio di quest’anno e quella che partirà a breve sarà la seconda parte. E’ un percorso che inizialmente verrà rivolto agli adulti, poiché l’esperienza di vita vissuta per lungo tempo permette di affrontare la disabilità da un punto di vista più avanzato. Ciò non toglie che il mio obiettivo sarà quello di arrivare a svolgere questa attività anche a favore dei bambini e che in questo specifico caso ha già visto i primi approcci con dei colloqui e che sfocerà nell’attività vera e propria il prossimo anno”.

“L’attività motoria adattata - prosegue Bertani - coinvolge disabilità di ogni tipo come paraplegici, sindrome di down, dislessia, distonia, per persone che vanno dai 18 ai 60 anni in collaborazione con i centri di Bellano e Primaluna. Un’esperienza nata grazie al coinvolgimento di Domenico Todeschini e che io ho voluto portare avanti, perché era un regalo che gli avevo promesso prima che lui venisse a mancare. Penso che questa nuova esperienza, oltre ad arricchire queste persone servirà anche a noi docenti per crescere ed affrontare una nuova avventura. L’obiettivo sarà quello di creare un centro di attività motoria per persone e bambini disabili. Per il momento stiamo lavorando con due gruppi di 8/9 persone alla settimana per un totale di circa 16 persone”.

Per quanto riguarda l’attività tecnica prende quindi la parola Adamo Panzeri responsabile della scuola tennis: “Devo ringraziare la dirigenza del Tennis Club Lecco perché fin da quando ho iniziato a lavorare qui mi promise che avrebbe ampliato l’offerta dei campi a disposizione e così è stato. Ma al di là di questo sono molto soddisfatto perché nella scorsa stagione il nostro sodalizio ha vinto venti tornei in diverse categorie, dagli under 10 fino al professionismo. I numeri di cui parliamo sono importanti perché la nostra scuola tennis è frequentata da oltre 160 ragazzi, curata dal maestro nazionale Carlo
Trombetta che si occupa della scuola di base mentre per l’aspetto più agonistico è seguito da  diversi maestri come Riccardo Borgonovo, Mattia Bertani, Riccardo Valsecchi,  Lorenzo Frigerio e Jonatan Votari”.

Panzeri sottolinea poi come la scuola tennis stia dando ottimi risultati: “Voglio sottolineare come Matteo De Marinis quest’anno è stato promosso in serie B e va ad aggiungersi a coloro che già militano in questa categoria. Inoltre vi è stato un aumento delle ore giocate dai ragazzi e questo ci sta dando molte soddisfazioni, perché vuol dire che in questi anni il nostro lavoro è stato
proficuo”.

“Dal punto di vista medico - interviene quindi Carlo Trombetta responsabile della scuola di base – la pratica del tennis a partire da età precoce è sempre stata un pò osteggiata in quanto ritenuto uno sport non adatto per bambini così piccoli. Però in questi ultimi anni l’approccio da parte dei bambini piccoli alla pratica del tennis è cambiato molto infatti si lavora con strumenti adatti alle loro caratteristiche fisiche. Non secondario è la cura che ci mettiamo nell’aspetto ludico, fattore che inseriamo durante gli insegnamenti facendone l’aspetto principale. Componente ludica che applichiamo sempre a tutti i bambini sia che essi abbiamo 4 o 11 anni, perché dobbiamo stare attenti a non far crescere sportivamente troppo in fretta”.

“In questi anni – conclude il presidente Fosco Pierangelo – abbiamo riscontrato un incremento dei bambini che hanno iniziato a frequentare il nostro circolo praticandovi dello sport. Ciò sta a significare che abbiamo e stiamo facendo un buon lavoro. In questi tempi di crisi se i genitori sono disposti a spendere dei soldi per far praticare dello sport ai loro figli ci dà degli ulteriori stimoli e soddisfazioni a proseguire”.

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