La Seconda Sezione del Tribunale nazionale antidoping condanna il giovane ciclista a tre di mesi di squalifica (già scontati) e a una sanzione per la positività dello scorso 13 settembre, ma di fatto riconosce la linea difensiva della negligenza: la richiesta della Procura nazionale antidoping era di quattro anni
La società, in conformità alla decisione della prima sezione del Tna, ha subito provveduto a sospendere in via cautelare il corridore affinché possa dimostrare la propria buona fede