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L'abbraccio della ministra a Giada: "Più forti degli haters"

Dopo i vergognosi insulti ricevuti via social, la ballerina calolziese con sindrome di down non si è arresa. Nuove vittorie e tanta solidarietà, compresa quella di Alessandra Locatelli che l'ha accolta a Roma lanciando insieme un appello contro il bullismo

Un abbraccio concreto a Giada e uno schiaffo ideale agli haters. Il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli ha accolto oggi a Roma la calolziese Giada Canino, campionessa paralimpica di danza recentemente insultata sui social, lanciando un chiaro messaggio di solidarietà a lei e a tutte le persone con sindrome di down vittime di episodi di bullismo in rete.

"Non rinunciate mai ai vostri sogni e non date ascolto a insulti vergognosi e immotivati" - ha detto Locatelli a Giada. La giovane è stata accompagnata negli uffici del ministero dal papà Elio Canino e da mamma Luigia Viganò. Tutti insieme hanno poi girato un breve video da rilanciare proprio sui social, in particolare su Tik Tok dove erano arrivati i primi vergognosi insulti a Giada, che non si è però arresa vincendo nuove medaglie e ricevendo migliaia di messaggi di solidarietà da tutta Italia.

"Stop al bullismo" - ha esordito Giada passando poi la parola al ministro: "Mi raccomando. Cerchiamo di essere persone serie, mature, responsabili e di scrivere solo commenti belli e positivi. Non le cattiverie". Molto emozionata e felice la giovane atleta che presto disputerà due gare importanti a Rimini per i campionati italiani di danza paralimpica.

L'abbraccio tra Giada e il ministro Locatelli.

"Il ministro ha fatto i complimenti a mia figlia per la ragazza in gamba che è, per i risultati ottenuti, per la forza dimostrata - racconta papà Elio - Alessandra Locatelli si è dimostrata molto disponibile, preparata e con un cuore grande. Le ha detto di non arrendersi, prima di girare insieme un breve video contro il bullismo. Ci ha ascoltato e io ho colto l'occasione per parlarle del problema che hanno migliaia di famiglie in Italia sul fronte della disabilità. In troppi sono lasciati soli, servono più aiuti ai caregiver, più servizi in ambito assistenziale, una continuità nella didattica a scuola con gli insegnanti di sostegno. Sappiamo che nessuno ha la bacchetta magica, ma la speranza è che qualcosa di più concreto a favore dell'inclusione e dell'attenzione ai disabili possa muoversi".

"Giada è rimasta felicissima ed emozionata per questa trasferta romana - conclude Elio Canino - Alla fine da un'esperienza negativa, come le parole vigliacche ricevute da Giada, è venuta fuori una cosa bella, vista la solidarietà ricevuta da tantissime persone e l'interessamento delle istituzioni. Ne siamo usciti vincitori lanciando una serie di messaggi importanti per il bene di Giada e delle persone con disabilità, che hanno come tutti il diritto sia di essere aiutate sia di vivere con serenità i loro sogni".

Il sorriso di Giada durante un'intervista con il ministro.

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