Melodie e testimonianze, il video degli alunni della scuola Manzoni dedicato alla Giornata della Memoria
L'intervento del sindaco di Calolzio Ghezzi, il lavoro storico fatto in classe, le parole della vicepreside Frigerio: «Non dimenticare è un dovere morale»
Le parole di Primo Levi, le musiche della tradizione ebraica, l'orrore dei campi di concentramento, i numeri incisi sulla pelle, l'umanità cancellata durante una delle pagine più buie della storia europea e mondiale. Tutto questo, visto con gli occhi dei ragazzi, scorre nel toccante e coinvolgente video realizzato dagli alunni della scuola media Manzoni di Calolziocorte in occasione della Giornata della Memoria e del Giorno del Ricordo.
Quasi 20 minuti di musica e immagini realizzati sotto l'attenta guida degli insegnanti per offrire un momento importante di riflessione sulla Shoah in grado di coinvolgere anche la popolazione.
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Il video si apre con il saluto del sindaco di Calolzio Marco Ghezzi il quale esorta i ragazzi a tenere sempre viva la memoria contro l'orrore del nazismo e contro tutti i totalitarismi del '900 che hanno provocato massacri, persecuzioni e violenze, per evitare che tali aberrazioni si possano ripetere. Spazio quindi alle letture e alle melodie a tema proposte dai ragazzi con il docente di musica Alberto Sgrò.
Anche le vicepreside dell'Istituto comprensivo Manzoni, Anna Bruna Frigerio, ha sottolineato il valore dell'iniziativa mirata a tenere viva la memoria e il ricordo, lodando l'impegno dei giovani alunni. Ecco le sue parole.
27 gennaio- Giornata della memoria
10 febbraio- Giornata del ricordo
Ricordare e non dimenticare non sono sinonimi.
La nostra mente ricorda spontaneamente eventi e momenti che ci hanno lasciato emozioni, è un processo automantico e con la stessa intensità ricordiamo senza fatica un momento felice o un episodio drammatico. E nel ripensarlo spesso riproviamo ancora le stesse sensazioni.
Non dimenticare sottende invece uno sforzo, un impegno.
Nessuno tra gli autori e i protagonisti di questo lavoro, ha vissuto gli orrori della guerra e lo strazio nel vedere morire parenti e amici, nessuno di noi ha ha negli occhi, nella mente e nel cuore le immagini terrificanti dei lagher. Nessuno di noi ha sofferto, pianto, avuto paura.
Ma tutti noi sappiamo ciò che è avvenuto perchè raccontato dalle vittime sopravvissute ed è un nostro obbligo morale non dimenticare e trasmettere alle generazioni successive il messaggio di pace, di tolleranza, di democrazia di accettazione dell'altro.
Ed è quello che hanno fatto i nostri alunni con serietà ed impegno utilizzando tutti i tipi di liguaggio.
La vicepreside
prof.ssa Anna Bruna Frigerio