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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Valtellina

Fisco, Italia e Svizzera siglano il protocollo sul segreto bancario

L'accordo prevede lo scambio di informazioni e un nuovo regime contributivo per i frontalieri

Una firma, quella di ieri 23 febbraio, storica per le migliaia di frontalieri che ogni giorno attraversano il confine svizzero per recarsi al lavoro dall'Italia.

Il Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan ed Eveline Widmer-Schlumpf, capo del Dipartimento federale delle finanze svizzero, hanno infatti siglato a Milano un protocollo  che prevede, dal 2017, lo scambio automatico tra le autorità fiscali dei due Stati, un nuovo sistema di tassazione dei lavoratori transfrontalieri italiani e l'uscita della Svizzera dalla "black list", ovvero da quell'elenco di paesi che l'Italia considera non collaborativi in materia di fisco.

L'accordo permetterà alle autorità italiane di individuare immediatamente potenziali evasori con ingenti conti nelle banche svizzere, e modificherà il sistema di tassazione dei lavoratori: anzitutto riguarderà anche i frontalieri svizzeri che lavorano in Italia, e prevederà l'imposizione di tasse sia nello Stato in cui si esercita l'attività, sia in quello di residenza.

Per un lavoratore italiano assunto in Svizzera, all'erario elvetico spetterà al massimo il 70% dell'imposta normablmente prelevabile alla fonte, mentre l'Italia dovrà applicare l'imposta sul reddito delle persone fisiche, tenendo conto di quanto già prelevato nell'altro Paese ed eliminando eventuali doppie imposizioni. Gradualmente il carico fiscale totale dei frontalieri italiani sarà adeguato a quello degli altri contribuenti.

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