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Livigno, è morto lo snowboarder travolto dalla valanga

Non ce l'ha fatta Christoph Lorenz, 34 anni, lo snowboarder svizzero che ieri pomeriggio è stato travolto da una valanga sul Monte Garone, nel territorio di Livigno (SO). L'uomo era stato trasportato con l'eliambulanza all'ospedale di Bergamo, dopo essere stato estratto dalla massa nevosa ancora vivo ma in grave ipotermia e le sue condizioni erano da subito apparse critiche.  

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri, martedì 20 gennaio, mentre il gruppo composto da 4 snowboarder e dalla guida alpina Matteo Galli praticavano una discesa di heliski. Durante la mattinata Matteo Galli aveva già accompagnato altri sciatori su un versante montuoso e, nelle vicinanze dell’accaduto, la guardia di finanza con i responsabili del progetto freeride di Livigno (SO) stavano svolgendo profili e campionature per monitorare le condizioni del manto nevoso. Il bollettino neve e valanghe locale di ieri segnalava il grado di pericolo 3 (marcato).

Il gruppo di snowboarder era adeguatamente equipaggiato con i dispositivi di autosoccorso e si è avvalso della prestazione professionale di una guida alpina, come viene raccomandato a chi decide di praticare freeride a Livigno. La valanga si è staccata circa 300 metri sopra il punto in cui si trovava il gruppo.

Il sostituto procuratore di Bergamo, Gianluigi Dettori, ha disposto l’autopsia sulla salma, un atto dovuto visto che non ci sono dubbi sulla causa del decesso. La Procura di Sondrio ha aperto un’inchiesta per stabilire eventuali responsabilità nell’accaduto: «La valanga è stata provocata – ha dichiarato il procuratore capo Elvira Antonelli – le ipotesi di reato sono valanga e per ora omicidio colposo».

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