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Giovedì, 28 Marzo 2024
Bormio Livigno

"In viaggio sulle Orobie" sulle orme della storia

Trekking, storia, cultura e gastronomia. La quarta edizione porta nello zaino un po' di tutto questo sulle cime della Valfurva

Trekking, storia, cultura e gastronomia. La quarta edizione di «In viaggio sulle Orobie» porta nello zaino un po' di tutto questo sulle cime della Valfurva, in luoghi simbolo dell'alpinismo, che furono anche teatro alla Grande Guerra, di cui quest’anno si celebra il Centenario.

Un ben assortito e variegato gruppo di escursionisti, guidato dalla guida alpina Giulio Beggio, seguirà le tracce della memoria lungo un itinerario immerso in uno dei paesaggi montani più suggestivi d'Italia. Un'occasione per ricordare le ferite del passato, ma anche per meditare su quelle dei nostri giorni. Dal 6 al 10 luglio 2016 la comitiva toccherà i rifugi Forni, Branca, Pizzini e V Alpini, che, assieme al Casati, sono autentici simboli per chi ama le terre alte. Si camminerà e ci si fermerà a pensare: il programma prevede conversazioni, letture, spettacoli e persino concerti che si terranno di volta in volta nelle mete raggiunte. Quest’anno il Viaggio sarà anche “social”: tappe e contenuti saranno condivisi attraverso la piattaforma Garmin Adventure (https://adventures.garmin.com/it-IT/) e la app Orobie Active (https://appitaliane.it/iphone-ipad/viaggi/orobie-active-ddqdxni.html).
 

La comitiva sarà composta da figure e sensibilità volutamente diverse, proprio per cercare di cogliere a fondo le numerose sfumature della montagna. Con il grande alpinista Mario Curnis e le guide Hervé Barmasse e Marco Confortola ci saranno il giornalista Lorenzo Cremonesi, l'ex sciatrice Deborah Compagnoni, il professore di filosofia Dimitri D'Andrea, il medico e alpinista Annalisa Fioretti, il direttore dei programmi di Radio Popolare Claudio Agostoni, il dirigente e viaggiatore bergamasco Stefano Viganò, l'alpinista e progettista elettronico Gian Pietro Verza, il fotografo e giornalista Umberto Isman, il musicista Martin Mayes, la documentarista Alessandra Locatelli, l'attore Stefano Panzeri, la giornalista e blogger Simonetta Radice. A “sfamare il gruppo” penserà lo chef orobico Michele Sana, che cucinerà i pasti basandosi sugli ingredienti poveri ma sostanziosi delle razioni del soldato, reinterpretate anche dagli studenti di Taste, il ristorante didattico dell’Istituto Alberghiero di iSchool.

«Cucinerò due diversi piatti rappresentativi per ogni rifugio. Uno salato e un dolce – svela lo chef Michele Sana - Le parole chiave su cui lavorerò saranno sicuramente rispetto, in memoria di una situazione meno piacevole della nostra, e semplicità.  Gli ingredienti utilizzati saranno sicuramente poveri come quelli forniti nel rancio al fronte. Carne in scatola, verdure, gallette; per i più fortunati cioccolato. Il vino era poco e l'arrivo di alcool in trincea lasciava presupporre un’imminente azione di guerra. È interessante pensare che i soldati si improvvisavano cuochi per sé stessi, cucinando con mezzi di fortuna come scatolette vuote o addirittura elmetti capovolti».

Ma tutti, a modo loro, daranno un contributo originale durante le soste nei rifugi, tra riflessioni e performance. «Attraverso dibattiti e interviste, suoni e sapori, il viaggio servirà a rinnovare, se mai ce ne fosse bisogno, l'amore per la montagna, custode di emozioni che appartengono alle nostre più profonde radici» sottolinea Pino Capellini, direttore della rivista Orobie, che organizza il viaggio con il contributo di Fondazione Credito Bergamasco, Italcementi group,

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