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Riforma Parco dello Stelvio: la gestione è di Regione Lombardia

La competenza amministrativa passa dallo Stato a Lombardia e Province autonome di Trento e Bolzano

Lo scorso 11 gennaio, Regione Lombardia, le Province autonome di Trento e Bolzano e il ministero dell'Ambiente, hanno sottoscritto un accordo con il quale la gestione del Parco nazionale dello Stelvio viene trasferita ai relativi territori di competenza, quindi Trento, Bolzano e Lombardia.

La Giunta regionale con la legge approvata giovedì 11 dicembre, ha recepito l'intesa.

"Si tratta di una legge rivoluzionaria, perchè, per la prima volta, la nostra Regione viene posta, dal punto di vista dell'autonomia gestionale, sullo stesso livello delle Province autonome di Trento e Bolzano", ha commentato Ugo Parolo.

"È un percorso molto complicato, iniziato alcuni anni orsono e che ha visto al nostra Regione protagonista sin dall'inizio, prima impedengo che il Parco venisse frantumato in tre porzioni di carattere provinciale e poi adoperandosi affinchè Regione Lombardia, dentro una visione unitaria del Parco, potesse avere le stesse prerogative gestionali di Trento e Bolzano".

"Dal punto di vista gestionale lo Stato non ha più nessuna funzione", prosegue Parolo, "ma le funzioni per la parte lombarda del Parco vengono completamente esercitate da Regione Lombardia attraverso un direttore, che deve rapportarsi con il territorio, un comitato del Parco formato da una rappresentanza di sindaci e, infine, con una Consulta scientifica costituita da associazioni ambientaliste e operatori del territorio".

"Sia il Piano regolatore del Parco che il suo regolamento dovranno essere approvati dalla Giunta regionale, previo parere del ministero dell'Ambiente". È inoltre costituito un comitato di coordinamento che ha il compito di vigilare sugli indirizzi generali di coordinamento del Parco che rimarranno comuni per tutto il territorio.

La legge entrerà in vigore l'1 gennaio 2016, "e dal quel momento cesserà di esistere il Consorzio che ha gestito il Parco nazionale dello Stelvio. Ricordo che questo Consorzio era gestito da 60 persone, mentre oggi ci sarà, per la parte lombardia, solo una persona, nella figura del direttore, che lo gestirà in accordo con il territorio e la rappresentanza dei sindaci".

"Avremo una gestione più vicina al territorio, più attenta alle necessità dei cittadini che abitano nel Parco, ma anche più snella e agile nel proporre strumenti e atti concreti di valorizzazione di un'area così naturale e importante come questa, pur sempre in conformità alla legge quadro sui Parchi e zone protette".

"Sarà un Parco conforme alle norme statali vigenti", conclude Parolo, "ma gestito in maniera diretta dal territorio e dalla Regione, con la possibilità di avere risorse aggiuntive importanti che derivano dalla nuova modalità di gestione dei fondi messi a disposizione dalle Province autonome di Trento e Bolzano per i Comuni di confine".

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