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Valfurva, confermata la gara di Coppa del Mondo a Santa Caterina

Lo ha annunciato l'assessore regionale allo Sport Antonio Rossi, ricordando il problema ancora aperto dell'Imu sugli impianti di risalita

“La montagna è il 40% del nostro territorio e ha un gran valore sotto i profili della natura, del turismo, dello sport dell’impiantistica, dell’hospitality alberghiera e della gastronomia”. Lo ha sottolineato l’assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi, all’assemblea generale dell’associazione nazionale esercenti funiviari, questa mattina, 7 maggio, all’auditorium Testori di Milano. I

“In Lombardia – ha ricordato l’assessore – contiamo 28 comprensori sciistici, serviti da circa 260 impianti, che collegano oltre 450 piste, per un totale sciabile di oltre 900 chilometri di piste tra le province di Sondrio, Brescia, Bergamo e Lecco, non sono numeri da poco”.

“Posso dire – ha continuato – che anche il prossimo anno Santa Caterina Valfurva sarà tappa della Coppa del Mondo di Sci pino Fis, grazie anche all’impegno di Regione e degli attori del territorio”.  Si tratta di una filiera complessa e variegata, ha proseguito l'assessore, dalle molteplici connessioni, che va sostenuta e agevolata.

"Parliamo dunque di un  sistema montagna in Lombardia - ha proseguito - a sostegno del quale, la giunta regionale si è mossa a più riprese, mettendo a bando fino a 8 milioni di agevolazioni finalizzate alla miglioria, adeguamento e sicurezza degli impianti di risalita con 23 domande ammesse e finanziate e, poi, il mondo dello sport è stato oggetto di una parte rilevante della nuova legge regionale, la 26/2014, con specifici capitoli a essa dedicati, soprattutto sulla tematica della sicurezza sugli impianti innevati”.

“Ricordo anche – ha sottolineato l’assessore Rossi – l’attenzione di Regione Lombardia rivolta ad articolare un sistema di skipass. Così è nato, proprio in collaborazione con Anef, il progetto Skipass Lombardia, primo esempio in Europa di unificazione dei sistemi di emissione e di controllo degli accessi agli impianti di risalita di un’intera regione coinvolgendo 46 soggetti gestori di impianti di risalita e mirando a diffondere in tutte le regioni alpine questo modello”.

Sul tavolo – ha ricordato l’assessore – abbiamo ancora il grave problema dell’Imu sugli impianti a fune, alla soluzione del quale ho già dedicato e continuerò a dedicare moltissima attenzione: un balzello iniquo, che potrebbe essere veramente il colpo di grazia, in quanto il sistema di impianti, al momento, regge ancora con estrema fatica”.

“Come Regione Lombardia – ha concluso l’assessore Rossi – ribadiamo di essere al fianco degli impiantisti e faremo tutto ciò che è in nostro potere per tutelare un comparto importante come la montagna, che dà lavoro a migliaia di persone e ci siamo attivati, come Assessorato, per una proposta di legge. Regione Lombardia ha espressamente chiesto di provvedere a una modifica della legge”.

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