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Venerdì, 29 Marzo 2024
Morbegno Bassa Valle

Giornata storica per A.P.I. che ora è presente anche in Valtellina e Valchiavenna

Inaugurata oggi, martedì 7 ottobre, a Morbegno la nuova delegazione di Sondrio di A.P.I. Lecco, che si occuperà di un territorio ampio e ricco come la Valtellina e la Valchiavenna.

All'inaugurazione della nuova delegazione di Sondrio dell'A.P.I. Lecco, avvenuta nel tardo pomeriggio di oggi, martedì 7 ottobre, sono intervenuti, oltre a numerosi rappresentanti delle autorità locali, il presidente ed il direttore generale di A.P.I. Lecco Luigi Sabadini e Mauro Gattinoni, Piero Dell'Oca presidente della delegazione di Sondrio e Marco Piazza vice direttore di Lecco, il direttore nazionale di A.P.I. Massimo Amorosini.

Ad aprire l'inaugurazione il direttore generale Gatitnoni: "Noi crediamo davvero che questo territorio sia molto bello e ricco e che possa avere un ruolo importante per la nostra crescita e naturalmente quella dell'economia locale. Avendo quella "piccola" esperienza fatta di 60 anni di storia ci permettiamo di dire che su di noi ci si può contare, per far crescere le imprese e la loro internazionalizzazione".

A.P.I. Sondrio l'inaugurazione ottobre 2014@Maggi_LeccoToday.it

Poi la parola passa ad Andrea Ruggeri, sindaco del paese ospitante la nuova sede di A.P.I., Morbegno "Sono molto contento di accogliere l'A.P.I. nel nostro territorio, in particolare nel comune di Morbegno. Le piccole e medie imprese sono alla base della nostra economia e dove si insediano fanno crescere economicamente il sua territorio, una risorsa che oggi più che mai deve saper affrontare le odierne sfide del mercato. Purtroppo sia le imprese che gli enti locali soffrono ancor più il momento di crisi a causa dei ritardati pagamenti e se non si riesce a risolvere questo problema diventerà sempre più difficile ripartire".

"Noi dell'Api - sottolinea Luigi Sabadini Presidente di A.P.I. Lecco - non siamo venuti in Valtellina come dei conquistatori, ma come modello di associazione fra imprenditori, aperti al dialogo e al confronto, senza contare chi pesa di più e chi pesa di meno. Siamo aperti sia verso l'interno e che all'esterno, quindi un modello di governance ben preciso che proviene da decenni di esperienza. Un'associazione che è aperta alle sfide, strutturata su un modello soddisfacente per gli associati e con tutti coloro che con noi si rapportano. Abbiamo una storia lunga 60 anni, basato su un lavoro duro sia in azienda che in associazione, consapevoli che rappresentiamo il 90% dell'imprenditoria nazionale. Invito quindi gli imprenditori ad avvicinarsi, conoscerci per mai magari iscriversi".

"La nuova delegazione - prosegue Piero Dell'Oca  presidente della delegazione di Sondrio di A.P.I. Lecco - nasce a Morbegno non a caso perchè rappresenta un crocevia tra la Valtellina e la Valchiavenna. Il nostro compito sarà quello di affiancare le piccole e medie imprese  per assisterle e consigliarle nei loro bisogni. Chiudo con l'invito a metterci subito al lavoro perchè siamo nauseati dalle molte parole della politica".

Piazza spiega poi le funzioni dell'A.P.I.:"Abbiamo aperto questa delegazione in Valtellina e Valchiavenna per cercare di dare una mano, rimboccandoci le mani perchè c'è molto lavoro da fare. Abbiamo delle specificità che possono venire in aiuto agli imprenditori, come l'ufficio estero che a tutti gli effetti è una emanazione di quelle piccole imprese che altrimenti non potrebbero sviluppare i loro affari all'estero, fornendo assistenza per le ricerche di mercato. Insomma per ogni tipologia di imprenditore siamo in grado fornire servizi personalizzati che svolgono la funzione di supporto alla vera e propria attività imprenditoriale".

"Oggi a Roma - conclude il direttore generale di A.P.I. Massimo Amorosini - si sono tenuti dei tavoli di discussione molto importanti economicamente e noi non siamo stati invitati. Questo è un fatto grave perchè si stava decidendo sull'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e del T.F.R. in busta paga. Un fatto grave perchè un eventuale decisione sul tema dell'erogazione immediata del T.F.R. è una limitazione della libertà di scelta, ma soprattutto significa mettere in ginocchio moltissime imprese. Questo territorio vive ancora una ricca e vivace realtà economica e imprenditoriale, ma se non si fanno le dovute ed intelligenti riforme, il rischio che anche questo territorio venga travolto completamente dalla crisi".

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