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Morbegno Bassa Valle

Processo Passamonti: le richieste del pubblico ministero Latorre

Per nove dei venti imputati è stata chiesta la reclusione

Il pubblico ministero Stefano Latorre ha concluso ieri, giovedì 5 novembre, la sua requisitoria al processo Passamonti e ha quindi presentato, al collegio giudicante, le sue richieste nei confronti degli imputati.

Il processo, in atto dal 2010, partì in seguito alla scoperta di un presunto giro di corruzione in Bassa Valle e ha coinvolto oltre 20 persone, con l'accusa di corruzione, concussione e frode.

La richiesta più pesante è per l'ex presidente della Comunità Montana di Morbegno Silvano Passamonti, uomo al centro delle vicende trattate a processo, per cui Latorre ha chiesto 14 anni anni di reclusione.

Nove anni è invece quanto richiesto dal pubblico ministero per Luca Spagnolatti, allora manager della società Eventi Valtellinesi e braccio destro di Passamonti.

Latorre ha poi chiesto per l'ex sindaco di Cercino, Renzo Barona, 5 anni e mezzo di reclusione; 5 per Salvatore Marra, ex direttore generale della Comunità Montana di Morbegno; 4 anni per Franco Gusmeroli, ex segretario comunale di Cercino e Bema. Per Gianni Lanza, legale rappresentante della società Luxerit, la richiesta del pm è di 2 anni e 8 mesi; 2 anni invece per Basilio Lipari, sindaco di Cino, per Giacomino Rebuzzi, ex assessore in Comunità Montana di Morbegno ed ex presidente di Bim Adda, e per Gioconda Fransci, dipendente dell'Ente montano.

Assolta invece "per non aver commesso il fatto" Simona Vitali, consulente del lavoro di Berbenno in Valtellina, che esce quindi pulita dal processo ancora prima della sua conclusione.

Non verranno giudicati, per intervenuta prescrizione, gli altri imputati: i progettisti Attilio Balitro e Roberto Rabbiosi; Jonny Crosio, ex Assessore provinciale alla viabilità; gli imprenditori Mauro Ferrario, Luigi Rebai, Guglielmo Trivella e Lorenzo Pasini; Angelo Bianchi, funzionario del Provveditorato regionale ai lavori pubblici; Fermino Conforti, tecnico dei Comuni di Bema e Dubino; e Giuseppe Succetti della commissione che esaminò la gara d'appalto per la strada di Bema.

Hanno beneficiato della prescrizione in relazione ad alcuni dei reati a loro ascritti, tra cui corruzione e truffa ai danni di Regione Lombardia, anche Passamonti, Barona, Lipari, Gusmeroli, Spagnolatti, Rebuzzi, Marra e Fransci.

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