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Venerdì, 26 Aprile 2024
Sondrio

Banda ultralarga e connettività, il divario digitale della provincia di Sondrio

Stando ai dati di Infratel la Valtellina è ancora molto lontana dagli obiettivi europei

La velocità di connessione delle reti italiane resta una delle più basse fra i Paesi d’Europa e il digital divide è un importante problema da risolvere se il Bel Paese vuole proporsi come competitiva sul mercato mondiale. A questo proposito, Infratel Italia spa, Digital divide, società in-house del Ministero dello Sviluppo economico e soggetto attuatore dei Piani banda larga e ultra larga del Governo, ha realizzato uno studio per analizzare il livello di diffusione della connettività nelle varie regioni e comuni italiani.

Lo scopo della “mappatura” è comprendere e far comprendere alle amministrazioni locali dove e come intervenire, quali infrastrutture predisporre e quali miglioramenti mettere in atto. Per conoscere lo stato dei lavori nel proprio luogo di residenza è semplice: basta connettersi al sito www.infratelitalia.it e inserire la propria regione, provincia e comune.

Per quel che riguarda la provincia di Sondrio, stando allo studio condotto da Infratel, la banda larga Adsl, dai 2 ai 20 Mb, arriva a coprire il 100% della popolazione, esattamente come avviene a Roma e nelle altre città italiane. Non si riscontra invece diffusione della banda ultralarga. Stessa situazione anche a Chiavenna, Tirano, Morbegno, Talamona, Bormio, Livigno, insomma per tutti i principali centri urbani della Valtellina.

Un divario digitale consistente, se si considera che a Roma la copertura della banda ultralarga raggiunge circa il 71% della popolazione (percentuale comunque bassa per una città capitale di Stato) , il 90% a Milano, l’85% a Firenze, quasi il 90% a Bologna. Tra gli altri capoluoghi di provincia della Lombardia si segnala la mancanza di copertura della banda ultra larga anche a Lecco, mentre a Bergamo si raggiunge quasi il 94%, a Monza il 97%, più del 79% a Como, 90% a Varese.

Un bollettino, quello della Provincia di Sondrio, che denuncia una situazione di arretratezza rispetto agli obiettivi fissati dall’Agenda digitale europea, il primo dei quali riguarda la connettività di base e prescrive che ogni cittadino europeo abbia accesso ad almeno 2 mpbs.Il secondo obiettivo deve, invece, essere attuato entro il 2020 ed è uno dei più ambiziosi dell’intera strategia, ovvero prevede di portare connettività ad almeno 30 mbps a tutti gli europei assicurando che almeno il 50 per cento delle famiglie si abboni a connessioni Internet di oltre 100 Mbps.

Una misura vincente per aumentare la competitività e l'innovazione del Paese, per fornire posti di lavoro e opportunità per i giovani, per prevenire la delocalizzazione delle attività economiche o fenomeni migratori, per valorizzare un’area e preservare il relativo mercato immobiliare, per attrarre investimenti e sviluppare l’export.

Una meta che per la Provincia di Sondrio, come si è visto, si dimostra essere ancora piuttosto lontana, almeno secondo le stime Infratel. Inoltre, Il 3 marzo 2015, il Consiglio dei Ministri ha approvato la nuova strategia italiana per la banda ultra larga che ha l’obiettivo di massimizzare la copertura oltre 100 mbps, garantendo comunque tutta la cittadinanza almeno 30 mbps.

La strategia darà priorità alla copertura a 100 mbps per sedi ed edifici pubblici (scuole e ospedali in particolare), per le aree di maggior interesse economico e concentrazione demografica, per le aree industriali, per le principali località turistiche e gli snodi logistici. Se la media europea di copertura della banda ultra larga si attesta al 63%, in Italia si naviga ancora in alto mare, con percentuali di circa il 22%.

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