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Sondrio

Consumo del suolo, il Pd provinciale lancia l'allarme

Ambrosi si scaglia contro la nuova legge: «Rischiano di sparire 2.299 ettari di terreni agricoli»

La provincia di Sondrio è a rischio cementificazione e le attuali politiche regionali non difendono a sufficienza il patrimonio agricolo. E' questa in sintesi la tesi di Salvatore Ambrosi, segretario provinciale del Pd, il quale si è scagliato senza mezzi termini contro la nuova legge sul consumo di suolo presentata dalla Lega Nors in provincia di Sondrio in una recente nota diffusa alla stampa locale.

Secondo Ambrosi, la legge avrà infatti ripercussioni negative sul territorio. «Diversi soggetti come il Centro di ricerca sui consumi di suolo, con Legambiente, Istituto nazionale di urbanistica e Politecnico di Milano lanciano l’allarme: nei prossimi trenta mesi, in provincia di Sondrio rischiano di sparire 2.299 ettari di suolo agricolo, pari a circa il 27% del nostro suolo esistente già urbanizzato» dichiara Ambrosi.

Dall’entrata in vigore della legge infatti, i Comuni non hanno più la possibilità di approvare varianti ai Pgt che prevedano un ulteriore consumo di suolo ed entro trenta mesi le previsioni edilizie contenute nella pianificazione urbanistica devono consolidarsi. «Ciò significa - argomenta Ambrosi -che nell’immediato, si avverte il pericolo di una corsa ad edificare, anche senza una vera necessità: quindi il rischio concreto di altre costruzioni invendute, altri capannoni vuoti, di cui il nostro territorio non ha certamente bisogno».

Il segretario provinciale del Pd prosegue poi affermando che la Regione dovrebbe disincentivare le trasformazioni delle aree agricole, favorire il recupero degli stabili in disuso, perchè «valorizzare e ristrutturare l’esistente significa davvero migliorare la qualità delle nostre città e dei nostri paesi, mantenendone viva l’identità, sfruttando le potenzialità della loro storia e del paesaggio in cui sono inseriti». 

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