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Crosio (Lega): "No all'accorpamento del Corpo forestale"

Il senatore valtellinese si scaglia contro il provvedimento al vaglio del governo Renzi

"Il Governo Renzi continua imperterrito la sua azione per lo smantellamento delle tutele della montagna, alla faccia della specificità che ci avrebbe riconosciuto". Non usa mezzi termini il senatore valtellinese della Lega Nord Jonny Crosio. Questa volta nel mirino delle accuse finisce l’accorpamento del Corpo forestale dello Stato e la smobilitazione della Polizia provinciale, due provvedimenti che, secondo Crosio, priverebbero il territorio di due presidi fondamentali, efficienti ed efficaci nella loro azione.

"Ogni giorno a Roma c’è una novità - denuncia il senatore - purtroppo per noi nulla di positivo, non i supposti vantaggi garantiti dalla specificità montana, soltanto tagli. Ai servizi, agli stanziamenti, ora anche alle tutele". Una decisione, quella al vaglio del governo, che rischia di avere pesanti ripercussioni su tutto il Paese e sulla provincia di Sondrio in particolare. 

"Chi ci tutelerà contro i disastri ambientali, le frodi agroalimentari e il bracconaggio? – si domanda Crosio - chi monitorerà un territorio soggetto al dissesto idrogeologico qual è il nostro? Verranno forse Renzi e i suoi ministri? La montagna è lasciata in balia degli eventi da un governo miope che sta annientando le autonomie locali e i presidi territoriali: tutto viene accentrato, ma a che prezzo? La Lega Nord si sta battendo contro un modo di fare politica sulla carta che non tiene in conto la realtà del Paese: chiusi nelle loro stanze i componenti della maggioranza che ci governa, giorno dopo giorno, stanno smantellando l’Italia e la montagna è la prima a essere colpita".

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