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Impianti di risalita, un decreto ne allunga la "vita tecnica"

Se un impianto è ancora sicuro e funzionante non dovrà più essere sostituito solo perchè così impone la legge

Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ha disposto il decreto attuativo che elimina il concetto di fine "vita tecnica" degli impianti di risalita.

Il provvedimento, che accorda la normativa italiana a quella europea, permette di superare i limiti della precedente legge per cui ogni impianto a fune, quindi skilift, seggiovie e funivie, doveva essere demolito e sostituito secondo quanto previsto dalla norma, senza considerare le reali condizioni di funzionalità e sicurezza.

Il nuovo decreto permette quidni di superare il concetto di "vita tecnica" perchè solo controlli, revisioni e verifiche potranno stabilire se l'impianto è da sostituire o meno, e non la legge. Insomma: se un impianto è ancora sicuro e funzionante non dovrà essere sostituito solo perchè così impone la normativa.

Il provvedimento aggiorna inoltre le modalità di revisione, speciali e generali, degli impianti, così più funzionali, economiche e moderne.

"È il decreto che aspettavamo da anni e per il quale abbiamo lavorato con costanza e determinazione", commenta Valeria Ghezzi, presidente di Anef, associazione che riunisce gli imprenditori funiviari, "Non posso che esprimere grande soddisfazione e ringraziare il governo per l'attenzione dimostrata nei nostri confronti".

"È un risultato fondamentale", commenta Federfuni Italia, "Un provvedimento che consentierà importanti risparmi anche nella finanza pubblica oltre alla possibilità di mantenere in funzione impianti che altrimenti per i notevoli costi di ammodernamento non potrebbero rimanere in esercizio".

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