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Sondrio

Frontalieri, il senatore Crosio: "Lavorare insieme per garantire le tutele"

"L'altro obiettivo: difendere l'economica di Ticino, Grigioni e Vallese"

«Noi della Lega Nord lo diciamo da quasi un anno, ora sono in molti a condividere la nostra posizione e ne siamo felici perchè i frontalieri hanno bisogno di un fronte comune: l'accordo Italia-Svizzera è penalizzante per questi lavoratori, i cui interessi sono stati sacrificati sull'altare dell'alta finanza».

«Per far rientrare quattro miliardi di euro di capitali e per cancellare la Confederazione elvetica dalla black list, il nostro Governo non ha esistato a colpire decine di migliaia di lavoratori onesti che fanno sacrifici e sopportano disagi».

L'intervento - in sostanza - del senatore Jonny Crosio durante l'audizione di martedì 1 marzo, in commissione Esteri, richiesta dalla Lega, alla presenza dei rappresentanti sindacali, per valutare i termini del nuovo accordo Italia-Svizzera.

«Ai rappresentanti sindacali e ai parlamentari degli altri partiti eletti nelle zone di confine ho detto che dobbiamo lavorare insieme per garantire ai frontalieri le tutele che meritano - sottolinea il senatore - Queste persone valgono il nostro comune impegno. Il loro status di lavoratori che vivono il disagio di avere un impiego all'estero deve essere riconosciuto, così com'è stato finora. E l'Inps deve mettere a disposizione dei frontalieri per le indennità di disoccupazione i 200 milioni di euro del fondo che loro stessi hanno creato con i versamenti».

«Allo stesso modo - conclude Crosio - dobbiamo difendere l'economia di Ticino, Grigioni e Vallese, tre cantoni che agiscono da ammortizzatori sociali per le aree di confine offrendo importanti sbocchi professionali alla nostra gente».

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