Poste, anche in provincia di Sondrio chiudono due uffici

Chiusura definitiva per 61 uffici postali in Lombardia con apertura solo a giorni alterni per altri 121. E' questa la notizia diffusa in questi giorni da Poste italiane, che annuncia anche che sono previste sul territorio regionale sette chiusure e nove razionalizzazioni.​ Un provvedimento che inizierà ad essere effettivo a partire dai prossimi mesi, probabilmente già da questa primavera. Preoccupati i sindacati, dal momento che le chiusure annunciate sono quelle previste dal programma di interventi 2013/2014 ed è probabile che altre ne seguano con il piano d'impresa 2014/2019.

«Da oggi e per i prossimi giorni - comunica Antonio Pacifico, segretario Slp-Cisl - si stanno svolgendo nelle province le assemblee nei luoghi di lavoro con un'ampia partecipazione dei lavoratori di Poste che manifestano tutto il loro disagio per le difficoltà quotidiane in cui sono costretti ad operare pur di servire i cittadini che si recano negli uffici postali».

Tra le principali difficoltà citate da Pacifico figurano la mancanza cronica di personale che non consente la copertura degli sportelli, i quotidiani distacchi del personale da un ufficio all'altro, i prolungamenti dell'orario di lavoro spesso non retribuiti, l'obbligo mensile di effettuare ferie senza tenere conto delle reali esigenze del lavoratore e, per finire, sistemi informatici spesso inadeguati o non funzionanti.

Dai sindacati arriva anche l'annuncio che il personale, esasperato dai ritardi nella risoluzione dei problemi da parte della direzione regionale, potrebbe mobilitarsi per uno sciopero di categoria. In provincia di Sondrio per il momento sono previste due chiusure, a Madonna di Tirano e Cosio Stazione. Quattro le razionalizzazioni, che interesseranno gli uffici di Lovero Valtellino, Torre di Santamaria, Cataeggio e Dazio.