rotate-mobile
Sondrio

Nuovi profughi in Valtellina, Borromini sul piede di guerra

Sarebbero trenta gli arrivi previsti: "Adesso basta, la gente è stufa"

Il timore di infiltrazioni da parte delle milizie del califfato dell'Isis, i continui sbarchi sulle coste della Sicilia e la mancanza di posti letto in cui alloggiare profughi stremati: la questione dell'immigrazione è al centro del dibattito nazionale e anche in provincia di Sondrio c'è chi esprime le sue preoccupazioni.

Christian Borromini, presidente della Comunità montana di Alta valle e segretario provinciale della Lega Nord, in un recente comunicato diffuso alla stampa locale, esprime il suo disappunto dopo aver appreso la notizia che altri trenta profughi raggiungeranno la Valtellina in attesa dell'asilo politico. «Saranno quasi 400 quelli ospitati in una piccola provincia come la nostra - tuona - Per noi sono troppi. Il territorio e i cittadini pagano per l’incapacità del Governo Renzi che si sta dimostrando ogni giorno di più inadeguato nel gestire gli affari italiani, figuriamoci una crisi come quella libica».

 Il sospetto, espresso con veemenza dal segretario provinciale della Lega, è che a questi arrivi se ne aggiungano presto molti altri: «Non è più il tempo di dare accoglienza, il governo non è in grado di dare risposte ai cittadini ma spende i nostri soldi per mantenere per mesi, per anni addirittura, migliaia di persone che non fanno niente per meritarsi il nostro aiuto. La Lega Nord da tempo denuncia una situazione insostenibile ormai giunta al collasso: non si può andare avanti così. La gente non ne può più».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuovi profughi in Valtellina, Borromini sul piede di guerra

LeccoToday è in caricamento