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Martedì, 16 Aprile 2024
Sondrio

Profughi in Valtellina, piace la proposta di istituire una commissione che ne valuti lo status

Borromini: "Le lunghe procedure ci impongono di mantenerli ad un costo che non ci possiamo permettere"

La proposta lanciata soltanto una settimana fa dal vice presidente della Provincia Christian Borromini per istituire una commissione in grado di valutare, all'arrivo in Valtellina dei profughi, il loro effettivo stato di persone in cerca di fortuna o in fuga dalla guerra, ha trovato il consenso di amministratori, rappresentanti di associazioni e di semplici cittadini.

«Molte persone si sono espresse pubblicamente a favore della mia proposta e altrettante lo hanno fatto privatamente - spiega Christian Borromini -. La nostra gente è sensibile e solidale, pronta ad aiutare chi si trova in difficoltà, anche se viene da lontano, ma tra quelli che arrivano in Italia sui barconi, rischiando la vita, i profughi sono pochissimi. Le lunghe procedure per verificarlo, però, ci impongono di mantenerli ad un costo che come Paese non ci possiamo permettere e con una serie di problematiche di difficile gestione. Per questi motivi è necessario e, a questo punto, non più rinviabile, che si agisca subito, non appena i profughi o presunti tali vengano destinati alle varie province».

La proposta, condivisa dalla stessa Prefettura,  non è di certo di facile attuazione poichè l'istituzione della commissione dovrebbe essere autorizzata dal ministero degli Interni, perciò servirebbe una presa di posizione del territorio, un'iniziativa forte affinchè venga innanzitutto valutata.

«Come Provincia stiamo valutando la via più semplice e breve  per raggiungere al risultato auspicato - conclude il vicepresidente Borromini - : potrebbe essere un tavolo di discussione aperto ai Comuni e alla Prefettura. L'importante è agire insieme poichè la voce di tutto il territorio arriverà a Roma più facilmente».

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