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Sondrio

Punti nascita, un incontro per trovare compromessi alla chiusura

Sarebbero a rischio quelli di Chiavenna e Sondalo perchè non raggiungono i 500 parti annui. Della Bitta lunedì a Trento per cercare una soluzione

Si parlerà del destino dei punti nascita dei piccoli ospedali di montagna all’incontro che si terrà lunedì mattina a Trento, tra sindaci e direttori dei nosocomi con meno di cinquecento nascite all’anno presso la sede del Consorzio dei Comuni. Un incontro voluto fortemente dall’Integruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna e a cui assisterà anche il presidente della Provincia di Sondrio Luca Della Bitta.

Al centro del dibattito sarà la ricerca di un compromesso da proporre alla giunta regionale, la quale, per conciliare sostenibilità dei servizi e qualità dell’assistenza sanitaria, ha approvato la riorganizzazione dei reparti di maternità in cui annualmente non si riesce a raggiungere la soglia minima dei cinquecento parti.

Un provvedimento che ha già fatto discutere in provincia di Lecco, dove la chiusura del punto nascita della clinica Mangioni ha dato vita nei mesi scorsi a manifestazioni di protesta e petizioni.

Sui tre presenti sul territorio di Sondrio, sarebbero due i reparti a rischio chiusura, ovvero quello di Sondalo e quello di Chiavenna. L’auspicio di Della Bitta è di riuscire a trovare una soluzione affinchè sia riconosciuta la specificità dei reparti di maternità dei piccoli ospedali di montagna come quelli valtellinesi, i quali, al di là delle prestazioni sanitarie fornite, costituiscono un vero e proprio punto di riferimento per le famiglie.

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