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Regione, approvato il piano triennale per la lotta al randagismo

A disposizione delle Asl due milioni di euro. Tra i contenuti del testo l'estensione dell'anagrafe canina con l'uso dei microchip e il potenziamento dei controlli

E' stato approvato all'unanimità ieri, mercoledì primo aprile, il piano triennale sul randagismo presentato in Regione in commissione Sanità, presieduta da Flavio Rizzi (Lega Nord). Tra i contentuti del testo, per tutelare gli amici a quattro zampe che non hanno una casa, viene indicata l'estensione dell'anagrafe canina con metodo elettronico tramite microchip, il potenziamento della vigilanza per limitare la soppressione, il maltrattamento e la sperimentazione sugli animali randagi, l'istituzioni di corsi appositi nelle scuole.

Il piano, steso con l'obiettivo di intensificare la lotta al randagismo, sarà in vigore nel triennio 2015-2017, mettendo a disposizione delle Asl lombarde uno stanziamento di due milioni di euro. Ha ricevuto approvazione unanime anche la raccomandazione con sui si chiede alla giunta regionale di potenziare i controlli nei canili per accertarsi che le bestie siano curate ed accudite adeguatamente.

Su richiesta del vice presidente del consiglio Sara Valmaggi (Pd), alla raccomandazione si è aggiunta anche la richiesta di prevedere incentivi e misure di sostegno ai Comuni per la realizzazione di rifugi e uffici per la tutela degli animali. Dal Movimento 5 stelle, nella persona di Paola Macchi, è arrivato poi l'invito a superare l'attuale modello dei canili pubblici, sostituendoli con "villaggi" dotati di spazi verdi in cui i cani possano muoversi in tutta la libertà.

Macchi ha auspicato anche la promozione di corsi e iniziative di educazione sociale sul tema. Secondo Fabio Fanetti (Lista Maroni), pur mantenendo sempre alta l'attenzione sulla tutela dell'animale, al primo posto va sempre posta l'attenzione alla fragilità delle persone. Infine, nell'ultimo triennio sono stati attivati e finanziati 28 progetti promossi da Asl e Comuni rivolti soprattutto alla sterilizzazione di cani detenuti presso rifugi e canili sanitari, di gatti di colonia e in piccola parte anche di gatti e cani di proprietà.

Sono inoltre stati finanziati e completati 23 interventi di risanamento e costruzione di nuovi rifugi pubblici per animali randagi: oggi è presente almeno un canile sanitario in ogni Asl della Lombardia. Sempre nell’ultimo triennio sono stati attivati numerosi percorsi formativi scolastici che hanno interessato 81 istituti scolastici lombardi coinvolgendo circa 40mila alunni, 2.600 docenti e 30mila genitori.

Infine, come ha evidenziato il relatore Fabio Rolfi, l’introduzione della marcatura con microchip permette ora di risalire più rapidamente al proprietario del cane eventualmente smarrito e di istituire una anagrafe canina informatica dettagliata e puntuale: infatti negli ultimi anni è fortemente aumentato il numero di cani restituiti ai proprietari e si è sensibilmente ridotto il numero di cani ricoverati nelle strutture pubbliche.

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