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Sondrio, continua la protesta dei carcerati

Dopo lo sciopero della fame, anche una protesta alquanto rumorosa

Una protesta rumorosa. Prima la lettera spedita al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e al presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano in cui annunciavano lo sciopero della fame - al quale 25 dei 38 detenuti hanno aderito - e sabato, l’ultima protesta: stoviglie e posate sbattute contro le sbarre, unite ad urla e schiamazzi.

Oggi dovrebbe giungere in città il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziari, come chiedevano i detenuti nella loro lettera, per un confronto con la direttrice e con i carcerati.

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