"Not in my name": anche Sondrio dice no al terrorismo
Oltre 100 le persone che hanno preso parte al corteo
Sabato 5 dicembre anche Sondrio ha manifestato per dire no a guerra e terrorismo, sull'idea del movimento "Not in my name" nato dopo le stragi di Parigi, Beirut e Mali.
"Rifiutiamo ogni invito alla guerra e rigettiamo il terrorismo; la violenza non fa per noi, non finiremo in mano alle armi o in preda alla distruzione. Non vogliamo essere complici della guerra e del terrorismo", questo il proposito degli organizzatori dell'evento.
Oltre 100 i partecipanti, musulmani e non, che da piazzale Bertacchi hanno raggiunto piazza Garibaldi per manifestare quindi contro la guerra, a favore della pace; una manifestazione nè religiosa, nè politica, ma che vuole promuovere l'unità in sfregio all'obiettivo dell'Isis, ovvero quello di creare divisioni e contrasti, hanno spiegato i promotori.
Hanno partecipato al corteo anche alcuni referenti di associazioni e forze politiche locali, come Simone Del Curto di "Agenzia per la pace", Vincenzo Serville, coordinatore provinciale di Sel, i volontari dell'associazione Spartiacque e i rappresentanti della comunità islamica di Sondrio.