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Sondrio, il tribunale non è sicuro

Dopo le sparatorie di Milano e Lodi torna alla ribalta la questione del metal detector all'ingresso. Da Roma rispondono che non ci sono fondi

Tribunali poco sicuri in Lombardia e quello di Sondrio non fa eccezione. Dopo i recenti fatti di cronaca, la questione della precarietà dei sistemi di sicurezza torna a far discutere. Proprio questa settimana i cronisti del Corriere della Sera hanno puntato i fari anche sulla situazione del capoluogo valtellinese.

Nel numero di giovedì 28 maggio, infatti, si fa chiaro riferimento al tribunale di Sondrio dove, da ormai cinque anni, il presidente Gianfranco D'Aietti chiede al ministero di installare nuovi sistemi di sicurezza senza ricevere riscontro. In particolare, si chiede di posizionare un metal detector all'ingresso.

Gli impianti sono stati predisposti, ma del metal detector ancora nessuna traccia. Da Roma la risposta è sempre la medesima: mancano i fondi. All'entrata per ora stazionano solo di guardie giurate. Ma i cittadini di Sondrio, dopo i recenti fatti verificatisi a Lodi e Milano, non si sentono sufficientemente tutelati.

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