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Cryptolocker, il virus che blocca il computer attacca la Valtellina

L'allarme della Polizia risale a pochi giorni fa. Ecco come difendersi

L'allarme della Polizia risale a pochi giorni fa: il virus "cryptolocker" è tornato all'attacco. La provincia di Sondrio non ne è rimasta immune, lo testimonia - ad esempio - il post pubblicato nel gruppo Facebook di Morbegno da un utente.

"Ho ricevuto una mail, apparentemente proveniente dal Credito Valtellinese, che mi 'notificava' una sanzione amministrativa, con tanto di numero di protocollo e firma di Creval. Per capire meglio mi invitavano a cliccare sull'allegato. Il servizio di sicurezza interna della mia azienda mi ha confermato trattarsi du uno spam: non cliccate, se ricevete cose analoghe".

Questo il "modus operandi" del virus. L'ignaro utente riceve un'email che fornisce indicazioni ingannevoli su presunte spedizioni a suo favore oppure contenente un link o un allegato a nome di istituti di credito, aziende, enti, gestori e fornitori di servizi noti al pubblico.

Cliccando sul link o aprendo l'allegato (solitamente un documento in formato pdf o zip) viene subito "iniettato" il virus che in poco cripta il contenuto delle memorie del computer.

A questo punto si realizza l'estorsione dei criminali informatici che richiedono all'utente, per riaprire i file e rientrare in possesso dei propri documenti, il pagamento di una somma di alcune centinata di euro in bitcoin, la moneta virtuale, a fronte del quale ricevere via e-mail un programma per la decriptazione.

È importante non cedere al ricatto, anche perchè non è certo che dopo il pagamento vengano restituiti i file criptati!

Per maggiori informazioni è possibile fare riferimento al sito internet della Postale: www.commissariatodips.it

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