Tagli alle province, appello di Della Bitta e Crosio risponde
Se il patto di stabilità non dovesse subire modifiche, per la provincia di Sondrio ci sarebbero poche "speranze di vita", gli esborsi previsti per poter garantire i servizi non sarebbero sostenibili.
Per questo motivo il presidente della provincia, Luca della Bitta, ha scritto una lettera ai rappresentanti di Valtellina e Valchiavenna eletti in Parlamento affinchè fungano da intermediari con il governo per il bene dei loro territori d'origine.
La lettera del presidente è scritta a nome delle amministrazioni, degli studenti, dei turisti e di tutti i residenti e contribuenti valtellinesi e valchiavennaschi che, con i tagli previsti (per la provincia di Sondrio sono di circa 11 milioni di euro), vedranno diminuire i servizi e, sottolinea Della Bitta, vedranno a rischio anche la sicurezza.
Il maltempo di questi giorni ha mostrato quanto il nostro territorio sia fragile e, scive Della Bitta "Il taglio alle province è un taglio anche alla sicurezza perché fa mancare le risorse necessarie per gli interventi di protezione civile... Senza risorse non si può contrastare e prevenire il dissesto idrogeologico.".
Immediata la replica del senatore Jonny Crosio che risponde all'appello del presidente sottolineando che i tagli previsti dalla manovra porterebbero a danni irreparabili. "Senza le risorse necessarie per garantire il trasporto pubblico, la manutenzione delle strade, il riscaldamento degli edifici scolastici, i servizi per la formazione e il lavoro, l’assistenza ad anziani e disabili - scrive Crosio - non saremmo in grado di tutelare i diritti fondamentali dei nostri cittadini."
Il senatore aggiunge "La nostra Provincia è un ente virtuoso che ha già tagliato tutto il possibile" e chi in questi territori è nato e ci vive, dovrà spiegarlo al presidente del Consiglio e chiarirgli che "per risanare i conti pubblici non ci si può rivalere sui cittadini facendo mancar loro i servizi essenziali.".