A cento anni dalla morte, Grosio ricorda Emilio Visconti Venosta
Venerdì 28 novembre prossimo ricorrerà il centesimo anniversario della morte di Emilio Visconti Venosta, il nostro “più grande con valligiano”, come lo definì Luigi Credaro commemorandone la scomparsa in Consiglio provinciale.
Cospiratore con Mazzini nel 1848 combatté nelle cinque giornale di Milano, esule in Piemonte divenne collaboratore di Cavour che nel 1859 lo inviò commissario al campo di Garibaldi. Diplomatico di carriera, fu deputato e senatore e per ben otto volte ministro per gli Affari esteri del nuovo Regno d’Italia che aveva contribuito a costituire. Erede per matrimonio degli Alfieri e dei Cavour e dei relativi possedimenti e castelli, rimase sempre legato a Grosio dove restaurò le antiche dimore di famiglia per trascorrervi puntualmente ogni anno le vacanze. Ciò che più testimonia il suo affetto per il paese è la scelta di erigere nel cimitero grosino la cappella in cui volle riposassero i suoi resti mortali.
E Grosio ricorderà il “suo” marchese, a cento anni dalla morte, con la prima cerimonia ufficiale nel programma dell’anno celebrativo promosso dalla Società Storica Valtellinese, dal Museo Etnografico Tiranese e dal Museo Villa Visconti Venosta.
La mattina del 28, dopo l’omaggio al busto dello statista sullo scalone del municipio previsto per le ore 9.30, sarà celebrata una Messa di suffragio nella parrocchiale di San Giuseppe (ore 10), seguiranno quindi la commemorazione nella vicina sala della comunità e la visita alla tomba che concluderà la manifestazione.
Il Circolo filatelico e numismatico tiranese curerà per l’occasione l’edizione di una cartolina che riporterà sul francobollo l’annullo filatelico della giornata (disponibile presso la biblioteca). La ricorrenza sarà ricordata anche a Roma, dove una delegazione della Famiglia Valtellinese si recherà a rendere omaggio al busto che ricorda lo statista fra i grandi italiani nei giardino del Pincio e a Milano dove l’Associazione culturale dei Valtellinesi farà altrettanto al Museo del Risorgimento.