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"E.a.t.", va in scena la cultura alimentare alpina

Alla chiesa evangelica di Poschiavo una performance multimediale che racconta sapori e saperi di Svizzera e Valtellina attraverso la storia di un uomo che viaggia sul Trenino rosso del Bernina

Si terrà domani, venerdì 10 aprile, alle 20.30 la performance multimediale a ingresso gratuito "E.a.t." presso la chiesa evangelica di Poschiavo. "E.a.t." sta per "Etnografie alimentari transfrontaliere": durante la serata verranno infatti messe in scena voci, racconti orali, immagini, suoni, testi, musiche tradizionali e composizioni originali rielaborate attraverso l’uso creativo di narrazione, antichi saperi e nuove tecnologie, video in tempo reale, strumenti musicali tradizionali, pietre sonore e live electronics.​

La performance racconta di un uomo che percorre un viaggio di ritorno nella propria valle sul Trenino rosso del Bernina. Attraverso paesaggi, storie, immagini e i racconti dei compagni di viaggio, coro di saperi popolari di una cultura condivisa che si tramanda oralmente e si trasforma nel tempo, l’uomo narra e trasmette al pubblico il senso di appartenenza al proprio territorio: terrazzamenti che rubano ostinatamente terreni alla montagna per coltivare i prodotti della terra, la vite e il grano saraceno, il vino, i formaggi, il pane, i saperi alimentari, la loro ritualità, il lavoro e le feste sono segni indelebili di un patrimonio culturale materiale e immateriale, personale e collettivo, di vite contadine caratterizzate da fatica, ingegno e frugalità, di “uomini selvatici” che custodiscono e tramandano i saperi e i segreti legati alla quotidianità e alla sopravvivenza del mondo alpino.

La performance è scritta e diretta da Maria Elisabetta Marelli. Su invito della Regione Lombardia, il Polo Poschiavo partecipa al programma di scambio culturale bi-nazionale "Viavai – Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia" proprio con il progetto "E.a.t". L’obiettivo del progetto è sperimentare, attraverso tecnologie multimediali, artistiche e azioni itineranti, nuovi modi di collaborazione transfrontaliera nell’area della Svizzera meridionale e della Lombardia, nello specifico della Regione Valposchiavo e della Valtellina, con riferimento alla produzione alimentare (latte e derivati, vino, frutta, erbe selvatiche commestibili o curative, grano saraceno, insaccati) e al fatto che essa costituisca un tratto specifico e unificante dell’"italianità" di questo territorio.

Il progetto, oltre ad un’approfondita ricerca etnografica, prevede la realizzazione di percorsi didattici tematici legati all’alimentazione e la formazione di “guide dell’alimentazione alpina”.

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