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Chiavenna, riqualificazione Pratogiano: il Comune risponde

Qual è l'obiettivo dell'intervento? È vero che verranno tagliate le piante secolari?

pianta. Qualora, indipendentemente da questo progetto, una pianta rappresenti un pericolo e non vi siano altre soluzioni vi è obbligo di procedere al taglio e ci si impegna alla sostituzione con la ripiantumazione di nuove piante con importanti dimensioni. Tale ipotesi di taglio é esclusa per i platani di Pratogiano.

Perché un parco inclusivo? Un parco “inclusivo” è un parco dove tutti i bambini possono giocare insieme, privo di barriere architettoniche, dove sono installati giochi il più possibile accessibili e fruibili da parte di tutti i bambini, che permettono loro di socializzare e giocare insieme, ciascuno con le proprie differenti abilità. Un parco giochi inclusivo non è un parco per bambini con disabilità, ma per tutti i bambini, ugualmente divertente e stimolante, che mette a disposizione spazi dove tutti vogliono giocare. Il parco giochi inclusivo si caratterizza per il suo aspetto di normalità, una normalità per tutti, anche bambini con disabilità, frutto dell'attenzione speciale ad ogni dettaglio ed esigenza, del desiderio di andare oltre l'offerta di giochi adattati “che puntano il dito” e che mostrano chiaramente di essere stati progettati, ad esempio, per bambini che usano la carrozzina. Il parco inclusivo è accessibile anche agli adulti a mobilità ridotta, perché anche i genitori, i nonni e altri adulti che accedono al parco possono avere capacità fisiche ridotte e potrà essere apprezzato anche dal genitore che spinge un comune passeggino o che accompagni un bimbo che pedala su un triciclo. Tutti, infatti, possiamo fare molto per migliorare il mondo in cui viviamo, se siamo capaci di pensare a un benessere collettivo e inclusivo per tutti.

Perché Pratogiano? Perché è un luogo centrale, naturalmente frequentato da tutti, dai cittadini e dai turisti, che lo trovano con facilità, accanto alla stazione, a due passi dal centro storico. Un parco giochi per tutti infatti deve essere un luogo d'incontro naturale per i bambini e i loro genitori, per i nonni, punto fondamentale per la buona riuscita del progetto e porterebbe un grande valore aggiunto alla città. Perché è accessibile, vicino ai parcheggio, collegato alla stazione e ai bagni pubblici, anche per disabili (si sa, i bambini piccoli o grandi hanno sempre bisogno di un bagno vicino!). Perché è accanto ad esercizi pubblici, che fungono da punto di ristoro. Perché è immerso nel verde, ombreggiato e gradevole anche con il caldo estivo. Perché essendo molto ampio, consente una diversificazione dell’offerta, infatti oltre alle attrezzature ludiche, nel parco ci saranno aree accoglienti con panchine e spazi verdi in cui gli adulti possono incontrarsi, socializzare in un’area che consente anche l’organizzazione di eventi. Un parco non può essere considerato solo un polmone verde della città e spazio ricreativo, ma deve essere visto come centro vitale di cultura e socialità, luogo concreto di un legame forte, vivo e naturale tra la cultura e la gente. Il parco che vorrei La vita di un bambino dovrebbe essere semplice, piena di giochi e risate. Una volta diventati adulti, dovremmo conservare per tutta la vita gli amici di infanzia ed i ricordi felici. Noi desideriamo dare a tutti questa possibilità, attraverso un ambiente progettato con cura, che incominci ad abbattere le differenze, attraverso il gioco. Poter offrire a tutti i bambini che vivono la nostra città la possibilità di giocare e divertirsi insieme in un parco cittadino, senza barriere che ne impediscano l’utilizzo o che escludano alcuni dal gioco, ci sembra una scelta di civiltà. Noi desideriamo dare a tutti questa possibilità. Insieme faremo felici tanti bambini, non è questo il ruolo degli adulti?

Perché l'amministrazione chiede un parere ai cittadini? É la prima volta che succede ufficialmente a Chiavenna. Si chiama progettazione partecipata. Non si era obbligati a farlo e si poteva decidere senza questa fase. L'amministrazione ha voluto farlo perché crede che un intervento in una zona così importante debba dare la possibilità ai cittadini di esprimersi. Per questo motivo si è realizzata una prima idea di progetto per avere una base da cui partire.

Che cosa ne farà delle osservazioni raccolte l'amministrazione comunale? Tutti i contributi che i singoli cittadini invieranno saranno oggetto di una attenta valutazione da parte dell'amministrazione comunale che sulla base di tutto ciò proseguirà con le successive fasi di progettazione. Al termine di questa fase partecipata è prevista una restituzione alla cittadinanza del percorso realizzato.

I giochi, la grandezza dell'area gioco e i dettagli del progetto sono quelli dello studio di fattibilità? No. Lo studio di fattibilità é la prima idea dalla quale fare partire la discussione ed il confronto. I dettagli verranno definiti solo dopo aver raccolto le indicazioni e le osservazioni da parte della cittadinanza attraverso le successive fasi progettuali, più dettagliate, come previste dalla normativa in materia di lavori pubblici.

Si è parlato di un parco Smart. Di che cosa si tratta? Il termine Smart é una definizione per le città che deriva da precise politiche europee e nazionali che cercano di attivare una serie di iniziative per migliorare i servizi e la qualità della vita. Nel caso di Pratogiano ad esempio si prevede la copertura Wi-Fi ed alcuni servizi innovativi oltre che una marcata attenzione ai bambini ed alle persone con disabilità. Tutto questo non genera alcun impatto visivo o ambientale aggiuntivo. Si tratta di servizi e di attenzioni che qualificano l'iniziativa in corso.

É vero che in qualche modo si travolge l'attuale parco di Pratogiano? Per un solo aspetto sì... Vengono tolti circa 1500 metri quadrati di asfalto e di cemento.

Non sarà una soluzione troppo impattante inserire una zona giochi dentro Pratogiano? Siamo convinti di no. Ci impegniamo a curare ogni dettaglio di scelta degli spazi, del tipo di giochi, le loro dimensioni e caratteristiche (Materiale, colore, ecc.) per restituire un parco PIÙ VERDE (come lo era una volta) e più vissuto dai più piccoli ai più grandi.

Va bene l'attenzione ai bambini ... Ma gli adulti e gli anziani? Vogliamo che Pratogiano sia il parco per tutti. Per questo prevediamo che la maggior parte dell'area sia destinato al riposo, alla lettura. Ci saranno numerose panchine e sedute (verranno recuperate le panchine in pietra esistenti), sia vicine che lontane dai giochi, per permettere la vigilanza dei bambini da una parte e dall'altra ricercare la tranquillità e la frescura per chi volesse. Il parco inclusivo è accessibile anche agli adulti a mobilità ridotta, perché anche i genitori, i nonni e altri adulti che accedono al parco possono avere capacità fisiche ridotte e inoltre potrà essere apprezzato anche dal genitore che spinge un comune passeggino o che accompagni un bimbo che pedala su un triciclo. Insomma...

Alla fine molte cose che si sono dette e scritte non corrispondono al vostro progetto? Esattamente.. Consultare i documenti ed approfondire per credere. Che Pratogiano possa tornare il prima possibile più vicino a quello che è stato da moltissimo tempo per i chiavennaschi, quelli di oggi e di domani. 

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