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Valchiavenna

Nell'area ex Falck non sono aumentati i tumori: lo conferma la ricerca dell'Asl

L'obiettivo dello studio: capire gli effetti del cromo sulla salute della popolazione della Valchiavenna

L'Asl ha concluso la ricerca epidemiologica compiuta per capire gli effetti che il cromo esavalente, presente nel suolo e sottosuolo nell'area ex Falck, ha avuto sulla salute della popolazione di Novate Mezzola, Verceia e Samolaco, dal 1999 al 2011.

"Le sedi tumorali sono state scelte in base a quanto attualmente concluso dalla comunità scientifica internazionale, pertanto lo studio è stato incentrato sul tumore del polmone e del naso e seniparanasali. Oltre a queste sedi, si è deciso di includere nello studio anche il tumore dello stomaco".

"I risultati ottenuti non evidenziano la presenza di alcun eccesso di patologia oncologica, sia in termini di mortalità che di incidenza, eventualmente riconducibile a pregressa esposizione a cromo".

Lo studio ha però alcuni limiti: considera infatti solo la popolazione attulmente residente, e non quella che ha abitato nel passato la zona.

Inoltre, il campione studiato è di poche migliaia di persone e questo "rende difficile studiare alcune patologie tumorali che hanno bassa frequenza nella popolazione".

Risultati che sembrano communque confortare le preoccupazioni di molti. La Regione, inoltre, ad inizio novembre ha preso un impegno che fa ben sperare: la bonifica delle ex acciaierie Falck di Novate e della discarica ex-Novameti di Giumello a Samolaco.

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