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Riforma della sanità, Della Bitta risponde ad Ambrosi: "Invece che polemizzare dia una mano"

Il Primo cittadino della Provincia e di Chiavenna risponde alle critica del Segretario Pd: "Salute non va strumentalizzata: Ambrosi, se vuole, lavori con noi per raggiungere il miglior risultato"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Siamo nel mezzo di una riforma sanitaria che ci vede da tempo impegnati per portare il nostro contributo al fine di costruire un modello che risponda pienamente alle esigenze di salute dei nostri cittadini. Il segretario del Pd, replicando lo stile degli spot del Presidente Renzi, ha fatto la sua apparizione estiva come sempre finalizzata alla critica e a dispensare giudizi sull’operato degli altri.

Forse non conosce bene il Dna dei valtellinesi e dei valchiavennaschi che non vogliono né filosofia né strumentalizzazioni ma un lavoro quotidiano, un impegno che a volte resta anche al di fuori delle pagine dei giornali.

Infatti, forse dimentica che il tavolo provinciale della sanità ha prodotto un documento sull’organizzazione dei servizi per la salute del nostro territorio condiviso con i sindaci di Sondrio, Morbegno, Tirano, Bormio, Chiavenna, le associazioni sindacali e con il contributo di Asl e Aazienda ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna. Documento che ha visto il vaglio anche della conferenza dei sindaci provinciale.

In quel testo, inviato ai referenti di Regione Lombardia, sono contenute le proposte del nostro territorio. Dalla richiesta delle risorse economiche necessarie ad un territorio montano, ai servizi offerti, alla difesa e valorizzazione dei presidi ospedalieri, ai servizi di emergenza urgenza, alle attività ambulatoriali, alla organizzazione programmatoria fino a quella di carattere gestionale che si ritiene opportuno legarla alla dimensione provinciale. L’obiettivo é quello di garantire servizi sanitari di qualità ai nostri cittadini e su questo siamo quotidianamente impegnati nel confronto con Regione Lombardia.

A questo punto, considerate le novità, mi aspetto che sia al più presto convocata la conferenza dei sindaci provinciale, luogo istituzionale nel quale confrontarsi e portare le proprie considerazioni. Invece delle polemiche chiedo ad Ambrosi di aiutarci, per esempio, a far capire al Governo che occorre modificare la norma nazionale che fissa in 500 parti l’anno lo standard minimo per i punti nascita e che ogni anno mette in discussione l’operatività di Chiavenna e Sondalo. Noi lo stiamo facendo in rete con le altre realtà montane del Nord Italia. Se il governo crede davvero nella specificità montana questo é un modo concreto per tradurla nei fatti.

In merito all’ospedale di Chiavenna, mentre Ambrosi rifletteva su quale polemica giornalistica lanciare, noi siamo impegnati quotidianamente nel monitorare l’attività del nostro presidio, nel confronto con l’Azienda Ospedaliera per superare eventuali situazioni critiche, nel difendere il nostro ospedale di Chiavenna. Il contributo del Partito Democratico della Valchiavenna é stato, pensate bene, quello di sollevare il problema di un ticket su un corso pre parto e di dichiarare che si fanno pochi aborti. Noi vogliamo che a Chiavenna si continui a nascere, che si trovino i servizi sanitari di cui la nostra gente ha bisogno, che l’ospedale possa avere un futuro con risposte di qualità.

Il tema della salute non deve essere strumentalizzato perché troppo importante. Ambrosi, se vuole, lavori insieme a noi per raggiungere il migliore risultato nella logica di dare risposte ai nostri cittadini.

Luca Della Bitta - Presidente della Provincia di Sondrio 

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