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L'azienda lecchese impegnata nella realizzazione di Citywave

Colombo Costruzioni, capogruppo dell’Associazione temporanea d'impesa con Cmb, avvia il cantiere per l'importante edificio di Milano. Sarà alimentato solo da fonti rinnovabili

Per Colombo Costruzioni un’altra importante commessa mirata questa volta a completare la riqualificazione di City Lyfe a Milano. È stato infatti avviato nei giorni scorsi da parte dell’Associazione temporanea d’impresa (Ati) fra Colombo Costruzioni spa e Cmb società cooperativa - rispettivamente capofila e mandataria - il cantiere per la costruzione dell’edificio di CityWave, l’ultimo importante intervento che completa la riqualifica dell’ex zona fieristica City Life del capoluogo lombardo.

L’avvio della costruzione segue le necessarie attività di preparazione del terreno, contenimento e scavo della sede del cantiere, che hanno impegnato CityLife per due anni. La programmazione delle attività di costruzione prevede l’ultimazione dei fabbricati per una parte entro dicembre 2025 ed il completamento entro il 2026.

Il cantiere di CityWave.

Luigi Colombo: "Questo intervento è per noi motivo di grande orgoglio"

"È per noi motivo di orgoglio e grande soddisfazione poter essere anche in questo caso protagonisti dei lavori di costruzione di un edificio iconico e per molti aspetti davvero avveniristico come CityWave, in un contesto, quello dell’ex Fiera Milano, che ci ha già visto realizzare la torre Isozaki - afferma Luigi Colombo, amministratore delegato dell’azienda lecchese - Avremo al nostro fianco un partner di prestigio e affidabile come Cmb, per affrontare una sfida difficile e coraggiosa, considerando la tempistica che dovremo rispettare per la consegna dell’edificio e delle opere accessorie. Siamo però abituati a queste sfide che ci motivano nel nostro lavoro. In questo caso, poi, ci stimola ulteriormente la qualità anche ambientale del progetto, che porterà CityWave ad essere il primo edificio per uffici a impatto positivo sull’ambiente”.

La forma a onda e l'attenzione all'ambiente

Denominato "CityWave" in assonanza con la forma a onda che ne caratterizza il disegno firmato dallo studio Big - Bjarke Ingels Group - e caratterizzato da una progettazione centrata sulla sostenibilità e l'uso di energie rinnovabili, sarà un building direzionale di nuova generazione che completerà lo skyline delle tre torri di CityLife. 

Il progetto del big Magic carpet.

CityWave sarà il primo edificio ad uffici a superare l’impatto zero

Grazie alle più avanzate soluzioni in ambito energetico, CityWave sarà alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili, rappresentando il primo edificio ad uffici a superare l’impatto zero. L’edificio sarà ricoperto da 11mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici, con una produzione di energia stimata in 1,3 MWh l’anno ed una potenza installata che sfiora i 2 MWh. Rispetto ad un fabbricato di pari dimensioni, CityWave consumerà circa il 45% in meno, con un risparmio annuo di 500 tonnellate di Co2, equivalenti alle emissioni assorbite da circa 20.000 alberi.

Una sofisticata strategia energetica ed idrica prevederà l’utilizzo termico dell’acqua di falda e la raccolta ed il riuso delle acque piovane, mentre un involucro costituito da elementi modulari di facciata a triplo vetro garantirà elevati standard a livello di prestazioni energetiche. A confermare la concretezza degli obiettivi di sostenibilità e qualità della vita di CityWave, l’edificio ha già ottenuto ben tre certificazioni internazionali di sostenibilità ai massimi livelli.

Le tre importanti certificazioni internazionali

Infatti, dopo aver ottenuto, come primo edificio in Italia, la certificazione WiredScore Platinum, CityWave ha ora raggiunto anche la pre-certificazione Well v2 Core Platinum e la pre-certificazione Leed Core Shell v4 Platinum. È quindi l’unico edificio in Italia ad aver raggiunto queste tre importanti certificazioni internazionali al massimo livello. 

Il progetto CityWave, così come l’intero intervento di riqualificazione di CityLife, si inserisce nella strategia europea di Generali Real Estate che, con un patrimonio gestito di oltre 38 miliardi di euro, si posiziona fra i principali gestori immobiliari al mondo e crea valore per gli investitori attraverso una serie di veicoli di investimento cross-border, gestiti dall'asset manager specializzato Generali Real Estate Sgr.

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