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Inquinamento a Lecco: dopo un settembre positivo salgono i livelli di polveri sottili

Dal 24 settembre il livello di Pm2.5 ha cominciato a salire e sabato le centraline hanno registrato un valore sopra i limiti. Bollino giallo per l'ozono

La qualità dell'aria nel settembre lecchese è buona, ma negli ultimi giorni l'attenzione si è concentrata sul Pm2.5, il particolato di piccole dimensioni. Dal 17 al 23 settembre i valori registrati da Arpa Lombardia sono rimasti pressoché irrilevanti, ma dal 24 settembre il livello di polveri sottili ha cominciato a salire: 21 µg/m³, appena sotto la soglia di tutela della salute (25 µg/m³), mentre sabato 25 le centraline hanno registrato un valore al di fuori pari a 31 µg/m³.

Per quanto riguarda il Pm10, la situazione è ampiamente sotto controllo, seppure in lieve rialzo dopo la lunga "pausa" estiva che ha garantito cieli puliti sopra la città. Dal 22 settembre i valori sono compresi tra 13 e 18 µg/m³, molto al di sotto del limite di informazione fissato a 50 µg/m³.

Campanello "giallo" per l'ozono, fattore inquinante più tipico dell'estate per via delle alte temperature. Dal 24 settembre i valori hanno superato quota 125 µg/m³ (ma la soglia di informazione è 180 µg/m³), mentre la massima media mobile sulle 8 ore è vicina al valore obiettivo di 120 µg/m³ e in continua crescita. L'ultimo dato disponibile, datato 25 settembre, indica infatti un valore di 114 µg/m³.

Contrariamente a quanto avvenuto nei mesi scorsi, la qualità dell'aria in settembre a Merate è buona. Nella grossa cittadina brianzola, da sempre penalizzata dallo smog, i valori sono ampiamente nei range di sicurezza sia per il Pm2.5 sia per il Pm10 e l'ozono.

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