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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Dervio / Corenno Plinio

Domenica 3 marzo Corenno Plinio entrerà fra i Borghi più belli d'Italia

Ufficializzata la data, in programma una cerimonia pubblica. Ma il caso resta spinoso. Gabriella Friso: "Messi alla gogna dal sindaco per avere evidenziato le irregolarità". La minoranza: "Il Comune rinunci al ticket di ingresso, che non rispetta la legge"

Corenno Plinio entrerà fra i Borghi più belli d'Italia e lo farà concretamente domenica 3 marzo con una cerimonia ufficiale alla quale parteciperanno i membri dell'omonima associazione. A comunicarlo è il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli.

"Come già comunicato, dal 22 dicembre Corenno Plinio è stata selezionata tra I borghi più belli d'Italia. Va ricordato sempre che sia la valorizzazione di Corenno sia il ticket erano stati inseriti nel programma elettorale del 2019. Malgrado il tentativo di fermare questo percorso con ogni metodo da parte degli oppositori, l'amministrazione comunale è andata avanti su quanto votato nel programma elettorale. I Borghi più belli d'Italia ha stabilito che l'ingresso avverrà domenica 3 marzo alla presenza del presidente nazionale Primi. Per l'occasione sarà organizzata una festa a Corenno. Nelle prossime settimane si provvederà a posizionare i cartelli all'ingresso del paese. Ringrazio quanti hanno lavorato con serietà e onestà per raggiungere questo risultato che porterà tanti benefici al nostro paese".

Sulla vicenda sono giunti nelle scorse ore gli interventi di Gabriella Friso di Legambiente, quest'ultima tra i cittadini firmatari della lettera diffusa la scorsa settimana, e del gruppo di minoranza "Insieme per Dervio".

Friso: "Mai stati contro l'ammissione di Corenno"

Il sindaco di Dervio ha sottoposto a una vera gogna mediatica cinque persone accusandole di aver presentato un ricorso perché Corenno perdesse la nomina di uno dei "Borghi più belli d'Italia". Questa notizia è falsa! 

Questo abbiamo scritto: "Non siamo certo contrari all'ammissione del borgo di Corenno Plinio nell'Associazione 'I Borghi più belli d'Italia', date le riconosciute qualità urbanistiche, artistiche e storiche di un luogo che tutti noi amiamo, ma auspicheremmo che la vostra associazione, con l'autorevolezza e la credibilità consolidate negli anni, voglia intervenire per subordinare in qualche modo tale ammissione all'eliminazione dell'iniquo ticket di ingresso, o almeno a una sua preventiva e radicale modifica che lo renda completamente rispettoso della normativa vigente, così come è stato segnalato e chiesto da più parti".

Infatti, ad esempio il Comune non rispetta la legge che prevede che l'accesso alle rive e spiagge demaniali sia gratuito, solo per citare una delle numerose irregolarità che abbiamo rilevato. Questa posizione era stata ulteriormente ribadita nel messaggio che accompagnava la nostra missiva, ricevendo anche l'assicurazione che l'esclusione sarebbe stata fatta solo 'come ultima ratio a fronte di palesi violazioni delle nostre norme statutarie'. La stessa Associazione aveva già chiesto, prima della nostra segnalazione (non ricorso), informazioni al sindaco proprio sul biglietto di ingresso, ricevendo in risposta… solo una cartina, come ci ha scritto lo stesso presidente. Quindi se colpe o responsabilità si dovranno cercare, ovviamente non fanno capo alla nostra segnalazione ma al non rispetto delle condizioni previste dalle norme che regolamentano l'ammissione nell'elenco tanto agognato, ammissione che lo stesso presidente non metteva in forse in attesa della decisione del Direttivo, ma avrebbe potuto semmai essere condizionata, entro il 2024, a modificare drasticamente l'applicazione di questo ticket, fino all'annullamento, se considerato, così come applicato, incompatibile con i requisiti previsti dall'Associazione Borghi più belli d'Italia. Quindi se Cassinelli e gli amministratori di maggioranza volessero, hanno già la soluzione per evitare qualsiasi esclusione di Corenno! 

La reazione invece del sindaco pare proprio cercare un capro espiatorio per evitare di rispondere delle sue scelte! Mai una Amministrazione è stata così divisiva nel nostro paese, ha creato due fazioni contrapposte utilizzando i metodi che ormai sono diventati la norma: una oligarchia che decide nel silenzio, difficoltà e ostacoli ad accedere agli atti ufficiali, persone bannate dai siti istituzionali, mancanza di spazi istituzionali perché la minoranza o gli/le stessi/e cittadini/e possano esprimere i loro suggerimenti o critiche, notizie diffuse in maniera da creare falsi responsabili, fino ad arrivare agli insulti nei bar… oltre che alla diffusione di notizie che non rispondono al vero come in questo caso.

Questa non è né democrazia e neppure rispetto nei confronti delle posizioni di persone, sicuramente critiche sull'operato dell'Amministrazione, ma che sono assolutamente legittime e corrette visto che Dervio e le sue frazioni non sono proprietà del sindaco ma di tutti i cittadini e le leggi valgono anche per questa Amministrazione. Anzi è auspicabile che non solo quei "vituperati 5", di cui faccio parte e lo rivendico, ma anche altri cittadini/e che hanno a cuore la tutela del nostro paese e che soffrono quando vedono opere inutili se non devastanti per il nostro patrimonio, intervengano anche loro invece di limitarsi a schierarsi pro o contro magari… senza preoccuparsi di conoscere la verità.

Gabriella Friso (Legambiente)

Insieme per Dervio: "Favorevoli all'ingresso, contrari al ticket"

Dopo aver letto la lettera inviata da cinque cittadini all'associazione "Borghi più belli d'Italia" a cui è interessato Corenno, la risposta del Comune e il comunicato del sindaco ai giornali abbiamo un quadro abbastanza completo per poter dire che si tratti dell'ennesimo pasticcio causato dalle singolari modalità con cui agisce la Giunta comunale di Dervio. 

Dalla lettera si evince chiaramente come non esista alcun "ricorso" contro Corenno, a differenza di ciò che scrive il sindaco sui giornali. Nella lettera è infatti scritto: "Non siamo certo contrari all'ammissione di Corenno nell'Associazione dei Borghi più belli d'Italia" e basterebbe leggerla per fugare ogni dubbio, ma la propaganda del sindaco trasforma una semplice lettera addirittura in un'azione legale che nei fatti non esiste: fa specie veder travisare ancora una volta la realtà da chi è a capo di un'istituzione, ma in questi anni ci siamo ormai abituati. 

La lettera dei cinque cittadini cita invece con una certa competenza tanti problemi legati all'introduzione del ticket per l'accesso a Corenno, alcuni dei quali sono stati oggetto in passato anche di iniziative del nostro gruppo in Consiglio comunale. Che anche noi siamo contrari al ticket è risaputo, perché il balzello non rispetta le norme dello Stato: solo per dirne una, se tutti i turisti che visitano Corenno dichiarassero di volersi recare sulla spiaggetta o lungo il porticciolo a guardare il panorama non potrebbe essere richiesto alcun ticket dato che l'accesso alle aree demaniali (spiaggia e porto per l'appunto) è gratuito per la legge italiana, e un Comune non può certo sostituirsi alle leggi dello Stato. 

Stranamente però nel parere legale del segretario comunale ben pubblicizzato dal sindaco non c'è alcun cenno a questo problema, nonostante sia stato ampiamente descritto nella lettera inviata dai cittadini, così come non ci sono risposte alle altre contestazioni mosse dai firmatari. 

Ma cosa c'entra tutto ciò con l’ammissione di Corenno ai "Borghi più belli d'talia"? L'associazione che gestisce l'iniziativa non sembra favorevole a un simile ticket, e aveva quindi chiesto al Comune alcune spiegazioni sulle modalità con cui è stato istituito e su quali servizi ricevano i turisti in cambio del ticket pagato. Il sindaco ha risposto nel suo solito modo, senza spiegare se il ticket fosse o meno legittimo ed elencando degli interventi che sarebbero stati già fatti grazie agli introiti del ticket. Ma questi introiti, come spiega bene la lettera dei cinque cittadini, sono stati in gran parte assorbiti dalle spese per la gestione della biglietteria e quindi non hanno certo potuto finanziare le opere elencate dal sindaco: il ticket, in pratica, non ha reso finora quasi nulla da destinare al miglioramento di Corenno. 

Quando l'associazione dei "Borghi più belli" ha ricevuto la lettera dai cinque cittadini e ha confrontato le articolate contestazioni al ticket con le generiche rassicurazioni ricevute dal sindaco si sarà sentita probabilmente presa in giro, perché i fatti citati nella lettera non erano stati evidentemente spiegati prima dal Comune. Come finirà ora non lo sappiamo: l'associazione potrebbe chiedere al Comune di eliminare il ticket per poter accogliere Corenno tra i suoi membri, oppure, se chi amministra il Comune dovesse continuare ciecamente a mantenere questo iniquo e singolare balzello, l'associazione potrebbe magari ritirare il riconoscimento appena ottenuto da Corenno. Come gruppo consiliare questa seconda eventualità ci spiacerebbe molto, ma la responsabilità ricadrebbe esclusivamente su chi ha deciso di istituire un siffatto ticket e l'ha nascosto all'associazione dei "Borghi più belli" fino a quando non è stato scoperto da alcuni cittadini. Chiediamo quindi ancora una volta che il Comune rinunci al ticket, per non mettere così a rischio il riconoscimento ottenuto da Corenno. 

Come gruppo consiliare abbiamo chiesto in Comune gli atti sulla vicenda, non essendo mai stati coinvolti né informati sull'argomento: vedremo se i documenti ci verranno dati subito, o se l'impeto di trasparenza che ha travolto improvvisamente il Comune, con la pubblicazione integrale della lettera inviata dai cittadini, alla faccia della privacy e accompagnata da accuse ingiustificate, sarà stato solo una mossa di propaganda.   

A scanso di equivoci però, il nostro gruppo consiliare conferma di essere sempre stato favorevole all’ammissione di corenno tra i "Borghi più belli d'italia", così come continuiamo a restare contrari al ticket, che enti sovracomunali molto più autorevoli di noi hanno dichiarato non rispettare diverse norme.

Gruppo consiliare "Insieme per Dervio" 

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