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Il viaggio in bici di 4 turisti veneti nel Lecchese: "Conquistati da Colico, Malgrate e lungoadda"

Una vacanza green di 420 chilometri in Lombardia fino al lago: "Luoghi molto belli, ma si dovrebbe fare di più per trasporti e infrastrutture". Cosa è piaciuto e cosa no

Sono sempre di più i turisti che decidono di andare alla scoperta della provincia di Lecco in bicicletta. Tra loro anche un gruppo di 4 amici arrivati dal Veneto per percorrere, all'insegna di una mobilità dolce, alcune suggestive location della Lombardia. Una vacanza green che li ha portati anche sul lungoadda, sul ramo lecchese del lago e nella città capoluogo, dove hanno alloggiato. Ecco la testimonianza di Eva Nardulli, in viaggio nel Lecchese insieme a Claudio, Paola e Massimo, cicloturisti vicentini e trevigiani, soci del Fiab di Bassano. Tra le tappe raggiunte in bici: Colico, Lecco, Malgrate, Pescate, il Lavello a Calolzio, Brivio, Imbersago e Paderno d'Adda.

Foto all'imbarcadero.

Molti gli aspetti positivi riscontrati, a dimostrazione del fatto che il territorio lecchese sta conquistando i visitatori. Ma non mancano alcuni suggerimenti e critiche (costruttive) legate alla mancanza di infrastrutture e un sistema di trasporti da migliorare.

"Magnifico il tratto del Lago d'Iseo e della Valtellina"

"Mi chiamo Eva, sono una cicloturista da diversi anni. Quest’estate le vacanze, insieme al mio compagno e a un’altra coppia di amici, le abbiamo trascorse in un posto alternativo, fuori dalle solite rotte turistiche di massa, direi originale... Non siamo andati all’estero, ma a pochi chilometri da casa nostra (abitiamo ai piedi del Monte Grappa - pedemontana veneta vicentina e trevigiana) e abbiamo trovato percorsi, paesaggi, infrastrutture di eccellenza! Parliamo della Lombardia".

Sosta al traghetto di Leonardo.

"Abbiamo percorso in autonomia con le nostre borse, un anello, in sette giorni, di 420 chilometri, partendo da Paratico sul Lago d’Iseo (magnifico il tratto da Vello, Toline a Pisogne), la ciclovia dell’Oglio fino ad Edolo, Passo dell’Aprica per arrivare a Tirano fino poi a Bormio. Siamo poi andati alla scoperta della Valtellina scendendo quindi fino a Colico, poi a Lecco, Paderno d’Adda, Bergamo fino a completare il giro sul Lago d’Iseo".

Promossa la pista ciclabile lungo l'Adda

"Con questa lettera vorrei presentare i nostri elogi alla regione Lombardia, e in particolare alle province di Brescia e Sondrio, e ai Comuni attraversati, soprattutto per come sono state create, mantenute, curate e abbellite le due piste ciclabili dell’Oglio e dell’Adda - aggiunge Eva - Siamo rimasti veramente meravigliati dalla bellezza di questi due percorsi, dalle aree di sosta, le fontane, i ponti, le staccionate, alla segnaletica, veramente tutto piacevole, utile e gradevole".

Sul lungoadda da Paderno a Brivio.

L'impegno per un turismo lento e sostenibile

"Tutto il giro è stata una gran bella sorpresa, abbiamo trovato molti posti dove si è evidenziata l’attenzione al ciclista, la promozione per un turismo lento e sostenibile, da pubblicizzare e far conoscere  sempre di più, anche all’estero perché di ciclisti in viaggio come noi non ne abbiamo trovati tanto, pensando al volume di traffico presente su altre piste ciclabili ben più blasonate, anzi, direi che è stato un tour piuttosto solitario. Un po’ di fatica l’abbiamo fatta, certo, anche tanta in certi tratti, con bici in spinta e piedi a terra, perché i percorsi si sviluppano anche lungo pendii per evitare le strade principali e, anche senza bici elettriche e da normali pedalatori, il percorso è comunque fattibile per la maggioranza delle persone".

Sulla panchina gigante a Pescate.

"Volevamo far arrivare i nostri ringraziamenti veramente di cuore a tutti coloro che se ne occupano, dipendenti, volontari, a tutto il personale delle varie amministrazioni che, insieme ai politici di turno, hanno realizzato e continuano a promuovere questo turismo della lentezza, valorizzando territori autentici, come la Val Camonica e la Valtellina perché con i loro paesaggi, scorci, gastronomia, tesori meritano davvero,  e non hanno niente di meno prezioso rispetto a tante altre località estere, e noi ne siamo rimasti entusiasti!"

Apprezzata anche la tappa sul lungolago di Lecco.

"Belle le spiagge e la cura trovate a Colico"

Ai cicloturisti Eva, Claudio, Paola e Massimo, abbiamo chiesto poi un'opinione più specifica sul territorio di Lecco e provincia. "Del lecchese abbiamo apprezzato la tranquillità di Colico: belle spiagge, il porto, una località tenuta benissimo, curata e piacevole, da tornarci sicuramente - raccontano i quattro amici veneti - Perdendo la coincidenza a Bellagio in attraversamento del lago abbiamo dovuto percorrere la provinciale fino a Lecco, che per fortuna, in orario di pranzo non era molto trafficata ma senza infrastrutture o percorsi sicuri per ciclisti".

Gradita tappa anche al monastero di Santa Maria del Lavello.

"Traumatico passare nelle gallerie, gli orari dei battelli non aiutano"

"Infatti, anche l'attraversamento delle gallerie è stato traumatico.... ci vorrebbero dei percorsi esterni sicuri per pedoni e ciclisti. Ho mandato, per questo intoppo - aggiunge Eva - il mio reclamo alla società di Navigazione perchè gli orari non consentono a chi deve cambiare battello di spostarsi con comodità. L'enorme afflusso di gente, infatti, comporta notevoli ritardi negli arrivi ai vari porti con conseguenti disagi come da noi sofferti".

"Gradevolissimo quel lungolago"

Malgrate promossa a pieni voti.

"Molto bello l'arrivo a Parè, Malgrate, e gradevolissimo il lungolago che abbiamo trovato... spettacolari le fontane a ridosso del lago e la meravigliosa la frase scritta richiamante le prime righe dei Promessi sposi.
Abbiamo alloggiato a Lecco, la penultima sera del viaggio, davanti al monumeto della vittoria e ci siamo goduti gastronomia locale in centro e il tramonto sul lago".

Al confine con la provincia di Bergamo.

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