Elvira Mangini, era un'istruttrice di subacquea la donna morta al Moregallo

È Elvira Mangini, veterinaria milanese in pensione, la sub morta nella giornata di domenica al Moregallo. L'ultima vittima del Lago di Como. La donna ha perso la vita nella mattina del 3 marzo 2024 durante un'immersione nello specchio d'acqua tristemente famoso per questo genere di incidenti. Nonostante l'intervento celere dei soccorsi, Elvira è deceduta a causa di un'embolia polmonare. L'ultimo caso in ordine di tempo era avvenuto poco più di un anno fa, preceduto da altri tre decessi in pochi mesi.

Il tragico incidente

L'allarme è scattato intorno alle ore 10.30 di domenica, in codice rosso, per prestare aiuto alla subacquea che si era sentita male dopo essersi immersa dalla riva del territorio comunale di Mandello del Lario. Le sue condizioni sono apparse da subito gravissime. Sul posto si sono portati i soccorritori con l'ambulanza della Croce Rossa e l'elicottero di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza - decollato da Como. Allertati anche i carabinieri. 

Dopo le prime cure portate sulla riva, la donna è stata quindi trasferita sempre in codice rosso all'ospedale Manzoni di Lecco con l'elisoccorso, dove, giunta in condizioni disperate, è spirata poco dopo. 

Chi era Elvira Mangini

Nata nel 1958 e prossima ai 66 anni a giugno, Elvira ha svolto la professione di dirigente veterinario nel Dipartimento di prevenzione veterinaria di Milano. Appassionata di subacquea, possedeva brevetti tecnici avanzati per l'uso di miscele respiratorie e dedicava il suo tempo libero alle immersioni tecniche, utilizzando apparecchiature a circuito chiuso. Era anche un'istruttrice federale di subacquea, a testimonianza della sua profonda passione e competenza in questo campo.