La "killer dei gatti" chiede altri affidi di cuccioli: fermata in tempo
L'episodio lo scorso 28 settembre: a sventare il suo piano forze dell'ordine e privati. A lanciare l'allarme è l'Enpa Bergamo: «Cerca prestanomi, fate attenzione e comunicate eventuali sue richieste»
La presunta "killer dei gatti" torna a far parlare di sé. Nonostante gli inviti diffusi nelle settimane scorse di non affidare animali alla 41enne lecchese che avrebbe ucciso alcuni cuccioli pichiandoli selvaggiamente e poi congelandoli nel freezer, questa avrebbe cercato di portare a casa altri piccoli, cuccioli di una ventina di giorni.
L'episodio sarebbe accaduto lo scorso venerdì 28 settembre e, per fortuna, sventato. A darne notizia è l'Enpa Bergamo sul proprio gruppo Facebook.
Denunciata 41enne per presunte uccisioni di gattini
«Ciò - si legge nel post - è stato permesso grazie al prezioso supporto della rete locale di privati e delle forze dell'ordine. A.T. sta, tuttavia, insistentemente chiedendo a parenti e conoscenti di fare da prestanome. utilizzate la massima cautela e chiedete il supporto delle associazioni per i preaffidi in loco. informate Enpa Bergamo alla mail bergamo@enpa.org o allo 035301764 se aveste notizie in merito. Grazie per la collaborazione».
La donna, residente nella frazione di Maggianico, è indagata per maltrattamenti e uccisione di numerosi gattini, nonché colpita da ordinanza di divieto di detenzione animali.
«Non ho ucciso io quei gatti». A.T., nelle scorse settimane, si è difesa proclamandosi innocente. La sua tesi? I cuccioli sarebbero morti per cause naturali, poiché già ammalati o problematici. La replica di Enpa, tuttavia, parrebbe confermare la solidità del quadro giudiziario a carico della donna, milanese di nascita ma residente a Lecco.
La donna si difende, ma Enpa rilancia: «Accuse fondate»