Carlo Mauri, nato in salita
Presentata e inaugurata a Palazzo delle Paure la mostra dedicata a Carlo Mauri, realizzata in occasione dei quarant’anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 31 maggio 1982, un allestimento che trova spazio nel Polo della Montagna, al 3° piano della sede museale di piazza XX Settembre.
Ideata dal servizio cultura e grandi eventi del Comune di Lecco e curata da Francesca Mauri e Paolo Vallara, la mostra “Carlo Mauri, nato in salita” si inserisce nell'ambito della rassegna "Lecco Ama la Montagna” e sarà visitabile fino al 30 novembre, il martedì dalle 10 alle 14, dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 18.
Al momento inaugurale sono intervenuti il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, l’assessore all’Attrattività territoriale del Comune di Lecco Giovanni Cattaneo, i curatori della mostra Paolo Vallara e Francesca Mauri, figlia dell’esploratore, il presidente di Acel Energie Giuseppe Borgonovo e Andrea Lanfri, atleta paralimpico e alpinista. Inoltre, in collegamento da Oslo, ha preso parte e parola Reidar Solsvik, curatore del museo Kon-Tiki, dedicato all’antropologo Thor Heyerdahl.
Così l’assessore all’Attrattività territoriale del Comune di Lecco Giovanni Cattaneo: “La città è riconoscente verso Carlo Mauri e la sua famiglia: l'allestimento di questa mostra rilancia il nostro impegno a coltivare una forma particolare di memoria, quella educante. A chi ha conosciuto l'uomo Carlo Mauri diamo l'occasione per rimettersi in contatto con la sua creatività esploratrice, a chi è più giovane offriamo un'esperienza di viaggio oltre il confine della quotidianità, delle proprie certezze, del proprio limite cognitivo e fisico. Lecco è un'eccellenza internazionale in campo alpinistico ma anche scientifico e riabilitativo: le montagne che osserviamo ogni giorno quando camminiamo per le vie della città sono un invito a salire in alto ma anche uno straordinario laboratorio a cielo aperto per sperimentare anche oggi - come ci ha insegnato Mauri - nuove tecnologie a supporto della nostra capacità di ripartire dopo un infortunio, un incidente, una malattia. Siamo tutti nati in salita, Carlo Mauri ci aiuta a prenderne consapevolezza”.
L’esposizione apre una finestra sui singolari viaggi di Carlo Mauri, in cui il tema dell’esplorazione diventa occasione per raccontare, altre che l’esploratore e lo scalatore, l’uomo stesso, nelle sfide affrontate e le avventure vissute, ma anche le disavventure, come quell’infortunio al piede, causato da una caduta a Checrouit, Courmayeur. Tra le esperienze più significative ci fu la partecipazione, tra il 1969 e il 1970 in qualità di fotografo e reporter, alla spedizione dell’antropologo norvegese Thor Heyerdahl nell’oceano Atlantico, a bordo dell’imbarcazione RA, realizzata in giunco. In questa occasione conobbe il medico russo Yuri Aleksandrovich Senkevich, che lo avvicinò alla rivoluzionaria tecnica di chirurgia ortopedica del collega Gavril Abramovi? Ilizarov, che gli consentì la piena ripresa della funzione deambulatoria; fu la lungimiranza dello stesso Mauri a portare in Italia la scuola di pensiero del medico sovietico.
In piazza XX Settembre, ad annunciare la mostra, l’opera dell’artista Jetmir Pjeternikaj, che rappresenta l’apparato dell’ortopedico russo Ilizarov, una struttura alta 3,5 m, con un peso complessivo di circa 400 kg, realizzata proprio in occasione dell’esposizione promossa dal Comune di Lecco dedicata a Carlo Mauri.
Il progetto Extra Shooting
Nell'ambito delle iniziative promosse dal Comune di Lecco "Lecco Ama la Montagna", la Cooperativa L'Arcobaleno è orgogliosa di collaborare in via sperimentale attraverso il progetto Extra Shooting sostenuto dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese, dalla Fondazione Frassoni e dalla Fondazione Scola, per le due date relative all'inaugurazione della mostra dedicata a Carlo Mauri, 31 maggio, e al concerto ai Piani d'Erna di Giovanni Allevi, 2 luglio.
Il progetto consiste, tra le diverse proposte, nell'offrire servizi e reportage fotografici all'interno di eventi o iniziative di titolarità di Enti Pubblici, realizzati dal gruppo di fotografia dell'area Salute Mentale della cooperativa che da anni si cimenta in scatti artistici e di qualità come espressione del mondo interiore e canale competente di manifestazione di stati d'animo. E' finalizzato a promuovere l’autonomia, l’inclusione e l’occupazione di persone con disagio/malattia mentale in un’attività creativa e in grado di valorizzare le competenze acquisite.
Al momento sono coinvolte 8 persone seguite dai servizi della cooperativa che a turno si dedicano alle diverse iniziative, guidati dalla maetra d'arte Eleonora Greppi.
In questo caso, l'obiettivo è quello di offrire un prodotto fotografico di qualità che possa mostrare persone, spazi e momenti da un punto di vista inedito, collegato alle emozioni profonde delle persone del team che vivono la realtà che ci circonda in modo differente.
Questo il link del sito: https://extrashooting.larcobaleno.coop/