A Olginate la mostra d'arte contemporanea del collettivo Teste di idra
Sabato 7 ottobre si terrà l'inaugurazione, nell’ambito della manifestazione "Un Luogo dopo l’Altro" a cura del Distretto culturale del Barro, dell’esposizione d’arte contemporanea “Cara/Pace". L'appuntamento è dalle dalle ore 16 alle 20 presso la chiesa conventuale di Santa Maria La Vite a Olginate, con il contributo del comune e la partecipazione dell’associazione Santa Maria la Vite - Giuditta Podestà - a cura del collettivo Teste Di Idra. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico tutti i fine settimana dal 7 al 22 ottobre dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 14 alle 18.
Il Distretto culturale del Barro
Il progetto “Un Luogo dopo l’Altro” ha come obiettivo la valorizzazione di un luogo identitario del territorio, attraverso l’individuazione di un bene architettonico/naturalistico nei comuni del Distretto culturale del Barro e la creazione di un intervento artistico site specific. La terza edizione vede come protagonista la chiesa conventuale Santa Maria La Vite del XIII secolo sita a Olginate. Quest’ultima custodisce diversi affreschi tra cui la rappresentazione de L’Ultima Cena in cui compare sulla tavola un elemento iconografico insolito: il gambero d’acqua dolce.
Valgreghentino e Olginate sono infatti attraversati da molti torrenti ed è accertato, nei secoli, il consumo quotidiano del gambero d’acqua dolce, soprattutto nelle mense signorili in periodo di Quaresima. Oggi è una specie a rischio estinzione. "Carapace" è la rigida corazza che avvolge i crostacei. Il percorso espositivo, che prevede la video proiezione di una performance in cui i membri del collettivo si accingono ad un’abbuffata di gamberi, un’installazione luminosa a forma piramidale composta da confezioni di gamberi e un collage su pannello con immagini di gamberi selezionate, pone una sottile riflessione sull’aumentata disponibilità di cibo causata dalla globalizzazione e dal consumismo. Gli alimenti, nei secoli, considerati di “lusso” divengono facilmente reperibili e accessibili ad ogni classe sociale. La necessità di possedere prende il sopravvento, il cibo diviene un mezzo di identificazione, una scalata alla piramide sociale ad ogni boccone. Tutto si riduce ad una semplice equazione: mangiare+mostrare = essere.
Lo spettacolo con il Coro Nives di Premana
Non solo arte, l’ex convento Santa Maria la Vite darà spazio anche al canto e alla musica. Il Coro Nives di Premana, in collaborazione con l’associazione musiculturale "Immaginarti" di Dervio, organizza per venerdì 6 ottobre alle 21 uno spettacolo facente parte del progetto “Carlo Del Teglio, verso il centenario della nascita tra profonde radici e abbagli terrestri”, che gode del contributo della Fondazione comunitaria del Lecchese Fondo sostegno Arti dal vivo.
Questo progetto vuole essere una tappa di avvicinamento al centenario nel 2026 e un’occasione per ricordare e valorizzare questo poeta, scrittore e giornalista che, scomparso a Lecco nel 1988, corre il rischio di finire ingiustamente dimenticato. Oltre al Coro Nives che eseguirà canti corali con musica dI Francesco Sacchi e parole di Carlo Del Teglio, ci sarà anche il soprano Daniela De Francesco, accompagnata dalla pianista Caterina Baruffaldi, che canterà alcune liriche del poeta premanese con musica sempre del maestro Sacchi. La lettura delle poesie e altri brani vedrà protagonista Gianfranco Scotti.