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Cuccioli chiusi dentro un sacco nero e abbandonati: otto cani salvati in Brianza

La segnalazione di una cittadina ha permesso alla Polizia locale di intervenire a Seveso. Due degli esemplari di dogo argentino non sono però riusciti a sopravvivere

Un sacco nero della spazzatura abbandonato come immondizia sul ciglio della strada, incastrato in un cespuglio di rovi, a pochi metri dal letto del fiume. E dentro otto cuccioli di dogo argentino, destinati a finire in acqua, senza che nessuno potesse accorgersene. E invece il flebile pianto degli animali è stato sentito da una donna che passava di lì per caso e si è accorta che dentro quel sacchetto qualcosa si muoveva e chiedeva aiuto. 

Provvidenziale salvataggio a Seveso. A intervenire, in seguito alla segnalazione della cittadina, sono stati gli agenti della Polizia locale. I due operatori hanno notato due sacchi incastrati tra i rovi, rotti. Forse abbandonati da qualcuno solo pochi minuti prima a giudicare dalle condizioni del ritrovamento. E dentro tanti piccoli musetti bianchi che chiedevano aiuto. I fatti, avvenuti nei giorni scorsi nel comune della Brianza a poca distanza dalla provincia lecchese, sono stati riportati nei dettagli dai colleghi di MilanoToday e MonzaToday

L'intervento rapido e veloce degli agenti ha permesso di mettere in salvo i cagnolini che rischiavano di cadere nell'acqua, non alta ma comunque potenzialmente pericolosa per i cuccioli. I due operatori hanno improvvisato una "fune" umana, tenendosi l'uno all'altro per calarsi e raggiungere il sacco per portare in salvo gli animali. Una volta soccorsi gli otto cuccioli sono stati portati in comando dove sono stati ristorati con dell'acqua e delle coccole. Da qui il personale del Canile Fusi di Lissone li ha recuparti e accompagnati presso la sede dell'Enpa di Monza dove sono stati sottoposti a visita medica.

L'articolo, con immagini e video, di Monza Today

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Erano denutriti e in condizioni precarie

Si tratta di otto esemplari che paiono essere un incrocio di dogo argentino - due femmine e sei maschi - che sono stati trovati in condizioni precarie. «Speriamo che ce la possano fare tutti - ha spiegato il presidente dell'Enpa di Monza Giorgio Riva giunto subito al canile dopo aver appreso la notizia del salvataggio - Li abbiamo trovati in condizioni di estrema denutrizione e rachitismo. Hanno due mesi e mezzo, ma ne dimostrano almeno uno di meno proprio per l'estrema magrezza. Ipotizziamo che siano stati alimentati solo con il latte della madre senza nessuna integrazione alimentare benché dovessero essere già svezzati da un po'».

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I cuccioli sono stati visitati, accolti nel canile e tenuti al caldo da coperte. «Mangiano e bevono con appetito» spiegano dal canile. Ora dovranno superare un periodo critico e mettere su peso per poi potersi sottoporre alle vaccinazioni. Poi verranno messi in adozione. Si tratta di cani di taglia medio-grande che cresceranno e chi vorrà accoglierli in famiglia dovrà essere consapevole dell'impegno che richiedono. Un appello, quella relativo all'adozione dei cuccioli, che potrebbe interessare anche gli abitanti della vicina provincia di Lecco.

Le indagini

Intanto sono state avviate le indagini per riuscire a risalire al responsabile di quanto accaduto per cui. Nel caso in cui fosse individuato, potrebbe per lui profilarsi l'ipotesi di reato di maltrattamento e abbandono di animali.

Purtroppo due cuccioli non sono poi riusciti a sopravvivere

Dopo qualche giorno purtroppo due degli otto cuccioli di dogo salvati non sono però riusciti a sopravvivere. Troppo deboli e denutriti: nonostante le attente cure e l'affetto dei volontari, due maschietti sono morti. La conferma è arrivata direttamente dal presidente dell'Ente nazionale protezione animali di Monza e Brianza nel pomeriggio di domenica 11 aprile (leggi l'aggiornamento su MonzaToday).

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