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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Sogniamo una cascina accessibile" nel cuore verde della Brianza lecchese

Al via la raccolta fondi per riqualificare Cascina Rapello, all'insegna dell'inclusione e di tante attività green per famiglie

Una campagna di crowdfunding per rendere accessibile a tutti, anche alle persone in carrozzina, una cascina nel cuore verde della Brianza lecchese, suggestiva location per eventi pubblici e ritrovi green aperti a grandi e bambini. L'iniziativa all'insegna dell'inclusione e dell'attenzione alle persone con disabilità riguarda Cascina Rapello, nel comune di Airuno, ed è stata lanciata nelle scorse ore dalla cooperativa Liberi Sogni. "Sogniamo una Cascina accessibile" è l'appello lanciato da Adriana Carbonaro a nome della cooperativa che ha promosso la raccolta fondi sulla piattaforma produzioni dal basso. Tutti possono sostenerla entro il 14 giugno (clicca qui).

Cascina Rapello è una cascina settecentesca interamente da ristrutturare, con 6 ettari di bosco, 3 ettari di prati terrazzati coltivabili e una splendida vista sulla valle dell'Adda e il Monte Resegone. "Siamo ad Airuno, un piccolo comune della provincia lecchese a 500 metri di altitudine, in una frazione situata sul Monte di Brianza". Qui la cooperativa sociale Liberi Sogni, da anni impegnata nell’organizzazione di progetti educativi, sociali e culturali, sta rigenerando la cascina e i terreni circostanti affinché possano diventare per tutti e tutte un luogo per il ritorno alla terra e alla natura, in cui si intrecciano agroecologia, arte, scienza, artigianato.

Una veduta del verde dove sorge la cascina.

"Il progetto di Cascina Rapello, con i suoi boschi e prati, nasce dalla volontà di rispondere ad un bisogno acuito dall’evento pandemico, cioè la necessità di ritrovare benessere personale e qualità delle relazioni - spiegano Adriana Carbonaro e colleghi - Tramite il contatto profondo con la natura è possibile infatti favorire il legame con se stessi e l’ambiente, specialmente in persone con fragilità e allo stesso tempo promuovere la socialità. L’esperienza quotidiana degli educatori della cooperativa, impegnati con minori, anziani, persone con fragilità e disabilità psico motorie, ha mostrato infatti come l’incontro con la dimensione selvatica dello stare in natura favorisca il benessere psico-fisico e la relazione con gli altri".

Il rendering della cascina.

Promuovere curiosità e dialogo con la natura e toccare con mano la terra aiuta a prevenire il nature deficit disorder (sindrome del distacco dalla natura, R. Louv) che causa una serie di disfunzioni fisiologiche e comportamentali (riduzione dell’uso dei sensi, difficoltà attentive) e un aumento del rischio di disordini fisici e mentali come depressione, Adhd, obesità. Questo accade perché la separazione dalla natura mortifica un bisogno primario sensoriale e psicosomatico dell'uomo.

Uno degli eventi a Cascina Rapello.

A Cascina Rapello sono già presenti un orto sociale e un frutteto di comunità, vengono realizzati laboratori e percorsi artistici nel bosco, iniziative ed eventi culturali, campi estivi residenziali in tenda, percorsi di cura, avvicinamento e interazione con quattro asinelle, attività didattiche e formative per scuole, gruppi e giovani fragili, tirocini formativi in vari ambiti tra cui quello agricolo per giovani vulnerabili, anche con disabilità. "L’ambiente naturale però a volte può essere difficile da vivere e sperimentare per persone con scarsa autonomia: l’obiettivo adesso è garantire la piena partecipazione alle attività di Cascina Rapello anche a persone con difficoltà motorie attraverso la realizzazione della rampa di accesso al piano terra e dei servizi igienici per disabili".

Grazie alla vittoria del bando Energie di comunità di Itas solidale, Liberi Sogni ha potuto lanciare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso: fino al 14 giugno sarà possibile donare e una volta raggiunti i 5.000 euro, Itas Solidale raddoppierà la cifra con un’ulteriore donazione di 5.000 euro a copertura totale delle spese di progetto. "Grazie a questo progetto - conclude Adriana - la cooperativa Sociale Liberi Sogni sarà in grado di accogliere a cascina Rapello sempre più persone anche con difficoltà motorie, che potranno così partecipare pienamente alla vita della comunità e sperimentare occasioni di incontro e contatto con la natura, arricchendo tutta la comunità grazie al confronto intergenerazionale e con persone con diverse abilità e sensibilità".

Al via una raccolta fondi per l'accessibilità e l'inclusione.

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