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Lungo i sentieri alla riscoperta delle Grigne e dell'Alpe di Era

Collocati 7 nuovi pannelli informativi ispirati al libro "Mandello, le Grigne e l’Alpe di Era" curato da Matteo Poletti per riscoprire un tesoro di storia e natura tra lago e monti

"Un ponte comunicativo, soprattutto per le nuove generazioni locali, dal quale è possibile dedurre pezzi e curiosità della nostra storia, dei nostri valori e della nostra identità". Alcuni passi della prefazione delineano così le finalità del libro "Mandello, le Grigne e l’Alpe di Era" scritto da Matteo Poletti per conto del consorzio Alpe di Era, un'associazione che annovera appassionati di montagna e storia locale.

Il volume è il frutto di un'attenta e scrupolosa ricerca documentale degli angoli rurali di cui si era persa memoria. Poletti mette infatti nero su bianco un attento studio sulle origini delle mulattiere, sulle antiche carbonere e sui caselli del latte custoditi nel locale sistema carsico che suscitò perfino l’interesse di quel genio che fu Leonardo Da Vinci.

I cippi segnaletici con i vecchi confini.

I soci del consorzio Alpe di Era non potevano lasciare senza traccia questi valorosi scorci di storia locale. Il libro è la narrazione dell’impiego e della trasformazione del territorio montano mandellese dal basso medioevo ad oggi. Risultato di un lavoro contenente la molla che ha fatto scattare ulteriori studi. Dagli archivi parrocchiali della Sant'Eufemia di Olcio all’Archivio di stato di Milano, le fonti utilizzate per la ricerca. Le informazioni raccolte hanno dato vita alla posa di sette indicativi pannelli storici nei luoghi strategici, mete in cui sono emersi anche cippi segnaletici di vecchi confini tra Somana e Olcio.

Una preziosa ricostruzione che ha avuto successo grazie al patrocino del comune di Mandell e alla disponibilità del Cai Grigne che ha autorizzato la posa dei pannelli dove già esiste la segnaletica messa in campo dal sodalizio montano. Una ricostruzione portata al successo grazie ad un lavoro di squadra di tutti coloro che hanno nella mente e nel cuore la montagna e chi l’ha vissuta dal passato ad oggi. (Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

Le indicazioni per i sentieri diretti all'Alpe di Era.

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