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Valmadrera continua il viaggio alla scoperta dei suoi scrittori

Grande interesse per l'incontro pubblico con Fausto Negri e Corrado Mancini

Il centro culturale Fatebenefratelli ha ospitato il secondo incontro della rassegna "La Valmadrera che scrive" pensata per far conoscere la produzione degli scrittori locali. La giornalista Katia Sala ha presentato al pubblico i due autori Fausto Negri e Corrado Mancini insieme al vicesindaco Raffaella Brioni la quale ha fatto presente come l’amministrazione abbia fortemente voluto questa iniziativa, da intendersi come parte di un piccolo festival alla prima edizione ma con la volontà di confernarsi e crescere. Ha quindi avuto inizio la presentazione del libro di Fausto Negri, il quale ha dialogato con Ofelia Dell'Oro.

L'ispirazione legata all'opera di Faletti

Fausto inizia a scrivere 10 anni fa durante le notti insonni, dopo aver letto “Io uccido” di Giorgio Faletti, e scopre una forte passione. Ha poi scritto tre libri in 10 anni, tutti polizieschi-noir, ispirati al cinema e ai fumetti più che ai romanzi, caratterizzati da uno stile fluido e dalla trama veloce e scorrevole, tutta dialoghi e azione. Il suo terzo libro mantiene queste caratteristiche, e si intitola "Il Bacio di Giuda". L’autore ha in programma un quarto libro con lo stesso poliziotto protagonista, ma un’ambientazione diversa: vuole far trasferire il suo protagonista dall’America alla zona di Lecco e Valmadrera.

"Senz'aria" e il ricordo della dura lotta contro il covid

È quindi seguita la presentazione del libro di Corrado Mancini, che ha dialoga con Katia Sala. "Senz'aria" parla del periodo in cui l'autore è stato in fin di vita perché malato di Covid. Mancini vuole con il suo libro "fare memoria": se di solito si cerca di dimenticare le brutte esperienze passando oltre, questo libro vuole fissare i pensieri di quei giorni per non dimenticarli e non farli dimenticare ai lettori. Appena dimesso dall’ospedale Mancini rilascia una lunga intervista a scopo di testimonianza proprio con Katia Sala, in cui rivela di aver tenuto un fitto diario di quei giorni di malattia. Dal grande riscontro di questa intervista naque l'idea di farne un libro. Questa esperienza ha cambiato la sua vita, ma soprattutto ha rafforzato la sua fede cattolica. Vengono infine letti alcuni passaggi particolarmente toccanti.

A conclusione dell'incontro è intervenuto l'assessore alla cultura Marcello Butti, affermando che la condivisione non è importante solo per gli autori che si mettono in gioco, ma anche per i lettori-spettatori che si possono ritrovare nelle parole e nelle esperienze altrui, sentendosi meno soli, tutti un po’ più simili. Un terzo incontro con gli scrittori valmadreresi seguirà nel periodo autunnale.

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