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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Pensare troppo e continuamente. Perché l'overthinking è dannoso e come fermarlo

Se hai la sensazione di pensare troppo, senza darti tregua e, nonostante gli sforzi, non riesci ad arrivare ad una conclusione o a prendere una decisione, allora potresti soffrire di overthinking

Il termine inglese è intraducibile in una sola parola italiana. "Overthinking", infatti, significa proprio “avere troppi pensieri”, pensare continuamente e intensamente. Soffre di overthinking chi continua a pensare, ripensare e ri-ri-pensare, in un vortice di parole, suoni, ricordi e aspettative che, alla lunga, può sfociare in problematiche psicologiche e causare non pochi disturbi anche a livello fisico.

Tuttavia, l’overthinking non è sempre patologico: lo diventa solo quando questa serie di pensieri vaghi è logorante e crea un evidente disagio nella vita di tutti i giorni. Pensare troppo, infatti, porta alla ruminazione: un pensiero diventa mille pensieri che si susseguono come impazziti, ci provocano tanta confusione, mal di testa, stress e ansia.

Le vittime dell’overthinking, di solito, hanno delle caratteristiche in comune: sentono il bisogno di tenere la situazione sotto controllo e, di conseguenza, utilizzano questa modalità di pensiero per analizzare in modo approfondito qualsiasi situazione o problema. Questi soggetti, di solito estremamente razionali, mostrano un certo distacco dagli aspetti emotivi.

Tutto cambia, invece, quando l’overthinking viene utilizzato come forma di ruminazione (dall’inglese ‘rumination’), di pensare continuo ed incessante. A questo atteggiamento è solitamente connessa una forma di aggressività, poiché dalla ruminazione possono originare delle forme di risentimento che creano disagio e compromettono le relazionali interpersonali.

Più in generale, l’overthinking è una strategia messa in atto per affrontare una situazione o un evento che genera preoccupazione, timore e dolore, immaginando tutta una serie di scenari e di azioni per gestirlo ed evitare (o almeno, cercare di arginare) le sue conseguenze, che vengono considerate catastrofiche. 

Come è possibile uscire da questo genere di "loop"? Anzitutto, è possibile intraprendere un percorso per liberarsene. In condizioni patologiche è necessario chiedere aiuto sempre ad uno specialista.

In tutte le altre situazioni, dopo aver stabilito quanto questo pensare continuo sia invasivo e disagevole, è possibile adottare delle soluzioni in autonomia. E' fondamentale concentrarsi sullo sforzo fisico e fare attenzione a procedure e dettagli svuota la mente e aiuta a ritrovare il focus sul qui e ora. In alternativa, possono funzionare esercizi di concentrazione e respirazione

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