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"La fiducia delle imprese sale nonostante l'incertezza della pandemia"

Il 2021 di Confartigianato. Daniele Riva: "Per quasi metà delle Pmi raggiunti livelli pre-covid. Pesano l'escalation dei prezzi delle forniture e il caro bollette"

Il 2021 volge al termine e per Confartigianato Imprese Lecco è tempo di tracciare un bilancio dei dodici mesi trascorsi e guardare aventi verso gli obiettivi per il nuovo anno.

Tutti i numeri del 2021

"Siamo arrivati alla fine di questo 2021 che definire da montagne russe è dir poco - commenta Daniele Riva, presidente Confartigianato Imprese Lecco - E la folle corsa non si è ancora conclusa, stando alle notizie di cronaca legate all'andamento epidemiologico. Ormai sappiamo fin troppo bene quanto le due facce della stessa medaglia siano legate: dai danni per la salute pubblica a quelli per l'economia il passo è decisamente breve, quindi stiamo a guardare. In generale siamo però di fronte a una ripresa economica che accelera e a cui si associa un quadro espansivo della finanza pubblica. Nonostante l'incertezza sull'evoluzione della pandemia, l'indice del clima di fiducia delle imprese torna a salire, consolidando il forte aumento registrato tra la primavera e l'estate. In questo momento la ripresa non è ancora diffusa a tutto il sistema delle imprese: nei settori in recupero, dove nel 2021 si rilevano livelli di attività o dei ricavi superiori rispetto al 2019 pre-Covid, si conta il 42,7% delle micro e piccole imprese, pari a 1,9 milioni di unità con 4,8 milioni addetti e il 53,6% delle imprese artigiane, pari a 541mila unità con 1,4 milioni di addetti. A fronte del traino dell'edilizia, dei settori dell'economia digitale e dell'e-commerce, recuperano i livelli pre crisi l'export e i principali settori manifatturieri, mentre persistono gravi ritardi per la moda, i servizi per la mobilità delle persone e legati al turismo. Sul fronte incertezze e rischi, pesa l'escalation dei prezzi delle commodities che, ricadendo sui prezzi al consumo, riduce il potere di acquisto delle famiglie. Il temuto 'caro bollette' ha già prodotto i suoi primi effetti con imprese che hanno deciso di chiudere per un periodo natalizio più lungo del normale o che hanno rallentato la produzione ricorrendo anche alla cassa integrazione. La ripresa in corso inoltre potrebbe essere rallentata dal depotenziamento dei bonus dell'edilizia".

Tonini: "Nuova visione di marketing territoriale"

Su cosa punterà quindi l'associazione di categoria da gennaio per continuare a fare crescere le imprese associate e far fronte alle incertezze citate? "Partiamo con un progetto trasversale che riguarda l'intera struttura, che conta quasi 100 professionisti,  e che ha come punto focale una nuova visione di marketing territoriale - risponde Vittorio Tonini, segretario generale Confartigianato Imprese Lecco - Sul finire del 2021 ha preso il via una ricerca di mercato dedicata alle nostre aziende associate per analizzarne mutamenti, bisogni, rapporti con la struttura. Questa vera e propria mole di dati darà il via a un rinnovamento della nostra veste associativa, migliorando quello che risulterà da migliorare, potenziando alcuni servizi e facendone nascere di nuovi laddove necessario. Vogliamo essere 'la voce delle Pmi lecchesi' che abbiamo l'onore di rappresentare. Vogliamo inoltre continuare a essere vicini fisicamente alle imprese, per cui potenzieremo alcune delegazioni (vedi comunicato stampa Calolziocorte) e alcuni servizi anche mediante nuove assunzioni. Particolare attenzione sarà data al processo di transizione digitale e green, sfruttando il più possibile le opportunità previste per le Pmi dal Pnrr. Per questo puntiamo molto sugli uffici  Bandi e Progetti speciali e Innovazione. Sul fronte energia, il nostro consorzio Cenpi è pronto con delle novità sia per le imprese sia per le famiglie, che anche quest'anno, come dimostrano i numeri, hanno premiato la nostra chiarezza e affidabilità. Infine continueranno le battaglie a tutto campo per difendere gli interessi delle nostre imprese, a partite dai bonus edilizi che hanno fatto ripartire l'economia locale e nazionale nel 2021 e che devono poter far correre la filiera anche nel 2022".

"Non dimentichiamo tutti gli altri nostri servizi, dai più tradizionali come il fiscale e il servizio paghe/ consulenza sul lavoro, il credito, la formazione, l'assistenza specializzata per le singole categorie, il patronato e il Caaf o i più recenti come job talent, ambiente e sportello casa nati proprio a partire dalle nuove esigenze delle imprese - conclude Riva - Tutti insieme siamo chiamati a costruire il nostro domani, per affrontare le grandi sfide che verranno".

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