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Economia

I pubblici esercenti smentiscono i fioristi del centro: "Non sosteniamo i venditori di rose abusivi"

Il presidente di Fipe, Marco Caterisano, puntualizza l'impegno degli esercenti contro l'abusivismo

«Non solo siamo consapevoli del problema dell’abusivismo commerciale, ma vorrei ricordare che come Fipe ci stiamo battendo da tempo per contrastare la concorrenza sleale»: così Marco Caterisano, presidente dei pubblici esercenti di Confcommercio, interviene sulla polemica scatenata dal ritorno, visti i primi giorni di bella stagione, dei venditori di fiori abusivi che creano difficoltà ai fioristi del centro città.
Dopo l’ennesima denuncia della categoria, che punterebbe il dito contro il presunto “sostegno” che baristi e ristoratori darebbero ai fioristi abusivi, Caterisano precisa il punto di vista degli esercenti.
«Insieme alla Polizia Locale di Lecco abbiamo anche lanciato una campagna antiabusivismo per sensibilizzare operatori e cittadini - prosegue Caterisano - baristi e ristoratori sono da tempo in prima fila per denunciare e segnalare comportamenti scorretti. Solo negli ultimi mesi abbiamo effettuato diverse chiamate ai vigili, con cui c’è una stretta collaborazione. Fatta questa doverosa premessa, voglio sottolineare come sia profondamente sbagliato scaricare le colpe sui pubblici esercizi. Comprendiamo le problematiche dei fioristi, ma non ci si può accusare di favorire lo smercio di prodotti abusivi». 
«La Fipe ha sempre fatto la sua parte e anche come Confcommercio Lecco siamo intervenuti a più riprese per denunciare e occuparci dell’abusivismo commerciale in tutte le sue forme, compresa quella della vendita di fiori irregolari - continua il presidente di Fipe - È una battaglia in cui crediamo e che continueremo a fare: ribadiamo con forza ai nostri associati di non far operare all’interno dei locali i venditori abusivi e di segnalare la loro presenza alle forze dell’ordine. Personalmente nel mio locale da tempo non permetto che vengano effettuate queste vendite, ho sempre segnalato la presenza di eventuali soggetti e le forze dell’ordine sono sempre intervenute».
«Chiaramente se ci fosse qualche esercente che dà una mano a questa concorrenza sleale è giusto che venga sanzionato - conclude Caterisano - Ma sono convinto che sia fondamentale anche cercare di far capire ai cittadini che non devono acquistare materiale illegale anche se a buon mercato: chi acquista rose o cd abusivi magari risparmia qualche euro, ma di fatto costringe tutti a pagare, tramite le tasse, le forze dell’ordine perché effettuino più controlli».

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