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Economia

Lavoro: entro ottobre cinquemila nuove assunzioni. I dati dell'Osservatorio

La Camera di Commercio ha diffuso i dati emersi dalla ricerca Excelsior, che parlano di un trend positivo per i prossimi mesi

Tra agosto e ottobre, le imprese della provincia di Lecco prevedono di effettuare 4.820 assunzioni: a cercare nuovo personale sarà il 16% delle aziende con almeno un dipendente. Nella nostra regione i nuovi posti di lavoro saranno oltre 182.000, e a livello nazionale oltre 875.000. Questi dati emergono dalla nuova indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio di quest’anno, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I dati raccolti sono a “scorrimento”: ogni mese vengono richieste alle aziende del territorio le previsioni occupazionali del trimestre successivo. Pertanto, i valori qui presentati si sovrappongono parzialmente a quelli contenuti nella citata nota informativa n.7/4.8.2017, integrandoli e aggiornandoli.

Il 72,8% delle assunzioni previste dalle imprese lecchesi riguarderà lavoratori dipendenti, contro l’80,5% lombardo e l’83% nazionale; pertanto , le nostre aziende intendono ricorrere ai contratti atipici in misura più significativa. Il 30,4% delle nuove assunzioni previste avverrà con contratto a tempo indeterminato; l’11,1% tramite apprendistato (uno dei valori più elevati tra le province lombarde, dopo Varese e Como); il 55% con contratto a tempo determinato e il 3% con altre forme. Le assunzioni “stabili” si concentrano soprattutto nel comparto manifatturiero (43,2%) e dei servizi alle imprese (31,3%); viceversa, costruzioni e servizi alle persone sono i settori che ricorrono maggiormente al tempo determinato (rispettivamente 77,5% e 73,9%). Nel turismo e nel commercio si evidenzia il forte ricorso ad altre forme contrattuali (entrambi al 12%) e all’apprendistato (entrambi al 18,7%); quest’ultima tipologia di assunzione è particolarmente utilizzata anche nel manifatturiero (13,2%).

Il 57,1% delle entrate previste si concentrerà nel terziario (2.750 assunzioni): in Lombardia solo Mantova mostra una quota più bassa; la media regionale si attesta al 72,1% e quella nazionale al 70%. Viceversa, la nostra provincia occupa la seconda posizione regionale (dopo Mantova) per quota di assunzioni nel manifatturiero: Lecco 35,9% (1.730 nuovi ingressi); Lombardia 19,9%; Italia 21,3%. Sotto la media regionale e nazionale l’apporto del settore delle costruzioni (Lecco 7% con 340 nuovi posti previsti; Lombardia 7,9% e Italia 8,6%).

Il 68,5% delle entrate previste si concentrerà nell e imprese con meno di 50 dipendenti: valore superiore sia alla media regionale (59,1%) che al dato italiano (65,3%). Il 22,2% delle assunzioni lecchesi riguarderà aziende di medie dimensioni (tr a 50 e 249 dipendenti) e il 9,3% le realtà imprenditoriali più grandi.

Per quanto riguarda le figure professionali, il 24,4% delle nuove entrate sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (cosiddette figure “high skill”): Lecco si posiziona al quinto posto della graduatoria lombarda, dopo Varese, Milano, Monza e Bergamo, evidenziando una quota inferiore alla media regionale (25,7%), ma superiore a quella nazionale (19,5%). Il 16,9% delle assunzioni sarà destinato a personale laureato; in Lombardia la nostra provincia è preceduta da Varese, Milano, Monza e Bergamo. Il 64,5% dei posti è riservato a diplomati (39,1% diploma di scuola media superiore e 25,4% di istituto professionale), e il 18,6% a chi ha solo terminato la scuola dell’obbligo (per quest’ultimo dato Varese, Pavia, Milano, Monza Brianza e Bergamo evidenziano una percentuale più bassa). Tuttavia, tra i profili maggiormente richiesti dalle imprese lecchesi spiccano figure a medio-bassa specializzazione: ai primi 4 posti troviamo “ operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromec caniche”; “commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso”; “cuochi, camerieri e altre e altre professioni dei servizi turistici”; “tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale”.

Il 36,9% delle assunzioni programmate interesserà g iovani con meno di 29 anni: percentuale ben superiore alla media regionale e italiana (rispettivamente 34,7% e 34,2%). In Lombardia, solo Sondrio e Lodi hanno un valore più alto (rispettivamente 41,1% e 37,5%). Per alcune famiglie professionali la quota di “ under 29” è particolarmente consistente: è il caso delle “aree tecniche e della progettazione” (510 figure richieste, di cui ben il 50% giovani) e dell’“ area direzione e servizi generali” (160 ingressi programmati, di cui il 45,6% giovani).

Altro aspetto indagato con particolare attenzione è quello delle figure professionali di difficile reperimento. Il fenomeno riguarda il 27,8% delle assunzioni previste nell’area lecchese (in termini assoluti ben 1.340 posizioni), il 24,7% in Lombardia, il 24,2% in Italia. Dunque, le nostre imprese hanno maggiori difficoltà a reperire person ale specializzato. Il fenomeno è particolarmente sentito in determinate famiglie professionali: “aree tecniche e della progettazione” (45,7%, pari a 230 figure) e “area produzione di beni ed erogazione del servizio” (32,7%, pari a 530 posizioni). In particolare, le difficoltà di reperimento riguardano oltre un terzo degli 820 laureati ricercati dalle imprese lecchesi: le motivazioni addotte dalle stesse sono in primis il ridotto numero (19,1%) e la scarsa preparazione dei candidati (16,8%).

Leggermente superiore alla media regionale è il dato lecchese sulla ricerca di personale femminile: il 13,8% delle assunzioni previste è specificamente riservato a donne (Lombardia 13,1%; Italia 15,4%). Considerando anche la quota parte delle assunzioni per cui le aziende non esprimono preferenze di genere, il valore lecchese raddoppia (30%), ma è inferiore alla media lombarda (32%).

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