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Domenica, 28 Aprile 2024
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L'appello da film di Diego: "Cerco la ragazza lecchese del treno"

Game designer e insegnante universitario di Monza, ha conosciuto una giovane sul convoglio fra Milano e Lecco: "Abbiamo parlato e scherzato, ma sono sceso senza chiederle un contatto. So che è quasi impossibile, e che potrebbe non interessarle, ma mi piacerebbe incontrarla di nuovo"

"Ci siamo incontrati casualmente sul treno, abbiamo parlato a lungo e sono rimasto folgorato. Ma, come spesso capita a noi pendolari, sono sceso di fretta dimenticandomi di chiederle un contatto. So solo che è di Lecco. Mi piacerebbe molto poter parlare ancora con lei".

Diego Ricchiuti, classe 1989 residente a Monza, ha contattato la nostra redazione per un annuncio particolare. E no, non siamo diventati un'agenzia matrimoniale o un sito di dating. Semplicemente ci ha colpito questa storia, assai comune ma in grado di suscitare empatia: chi, fra noi, non ha mai rimpianto almeno una volta di avere soltanto sfiorato la conoscenza di una persona, senza possibilità di rivedersi? Il treno è, per definizione, luogo di incontri casuali e spesso irripetibili.

Diego, con garbo e gentilezza, conscio dell'elevata difficoltà della riuscita e della legittimità di un eventuale "non mi interessa", ha deciso di esporsi e lanciare l'appello, e ci siamo fatti portavoce dell'inusuale messaggio. "Ho incontrato questa ragazza sul treno lunedì 5 giugno, intorno alle 13.30, tornando a casa da Milano Porta Garibaldi. Di professione sono un game designer e insegno in università - racconta il giovane - Sul treno di solito spengo tutto, pc e telefono, poiché li uso già tutto il giorno per lavoro. Ho dato una rapida occhiata a cosa succedeva nel vagone e non ho potuto non notare questa ragazza, di grande fascino e bellezza, davanti a me. Stava scrivendo su un foglio. Dopo qualche minuto le ho chiesto cosa stesse studiando e mi ha risposto che l'indomani avrebbe sostenuto l'esame C1 di inglese. Frequenta la facoltà di Scienze politiche".

"Le ho dato consigli per l'esame"

I due iniziano a parlare nel tragitto fino a Monza. "In poco tempo ci siamo detti molte cose, le ho persino dato un paio di consigli per l'esame, avendo vissuto quattro anni in Inghilterra e avendo particolare confidenza con la lingua inglese - prosegue il monzese - È stata una chiacchierata piacevole e mi è parso che fosse a suo agio. Ha dei bellissimi occhi ed è molto simpatica. Purtroppo quando siamo arrivati a Monza sono stato colpito dalla classica 'sindrome del pendolare': appena il treno si è fermato mi sono precipitato all'uscita. Subito dopo, però, mi sono accorto di non averle chiesto né il nome né la possibilità di avere un contatto per risentirci. Sono stato persino scortese nello 'scappare' e mi scuso con lei. Forse sarebbe stato meglio mancare la fermata e restare sul treno" conclude Diego in maniera scherzosa.

"So benissimo che le possibilità di trovarla di nuovo sul treno sono basse, e che questo annuncio potrebbe farla restare indifferente. Ma sento che è giusto provare a contattarla. Qualora anche a lei facesse piacere, mi piacerebbe conoscerla. Spero un giorno di incontrarla di nuovo, anche per sapere com'è andato l'esame".

Queste cose di solito funzionano nei film. La vita reale, lo sappiamo, è un po' più complicata. Ma mai dire mai. Se la ragazza in questione si riconoscesse dalla descrizione e volesse contattare Diego, può scrivere alla mail creata per l'occasione, cercolaragazzadilecco@tutamail.com. Con ogni probabilità è una delle tante volte in cui il treno riparte e affida alla memoria il ricordo. O magari, chissà, è quella più rara in cui la vita si trasforma nel film che tutti avremmo voluto vivere.

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