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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Studenti eccellenti? La fondazione Badoni mette in palio cinque borse di studio

Le borse sono destinate ai giovani impegnati in percorsi di studio di alta formazione

Investire nella formazione dei giovani. È il presupposto che ha convinto la Fondazione per la salvaguardia della cultura industriale "Antonio Badoni" a mettere in campo cinque borse di studio. Il valore complessivo è di diecimila euro, suddivisi equamente tra gli assegni messi in campo. A chi sono destinate le borse? A giovani residenti nelle province di Lecco e Sondrio impegnati in percorsi di studio di alta formazione in ambito Sem (Science, Technology, Engineering e Mathematics). Nei due territori, legati geograficamente e non solo, anche sull’onda della sempre più veloce digitalizzazione dei processi produttivi, quelle maggiormente richieste sono le figure tecniche a supporto della produzione come tecnici della produzione, ingegneri, tecnici informatici, ma anche tecnici vendite e marketing. Profili professionali che non è sempre agevole o possibile reperire sul territorio.

Sono ammessi a partecipare al bando per l’assegnazione delle borse gli studenti, residenti nelle Province di Lecco e Sondrio, che abbiano portato a termine il primo anno di un corso di laurea - triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico – in ambito STEM o di un Istituto Tecnico Superiore (ITS) nell’anno accademico 2021-2022. Le Borse verranno assegnate sulla base dei criteri di merito e reddito stabiliti dal bando. I termini per la presentazione delle domande scadono il 30 settembre 2022. Per informazioni si può contattare l'indirizzo e-mail della Fondazione.

La Fondazione Badoni e le borse di studio Stem

La Fondazione Badoni, “la cui attività si focalizza sul promuovere e sostenere stretti rapporti di collaborazione tra il mondo produttivo e gli istituti di formazione tecnica e industriale, affinché l’attività didattica possa seguire l’evoluzione tecnologica e dell’industria è infatti impegnata nel contribuire alla riduzione dell’ormai cronico disallineamento fra domanda e offerta di lavoro, che pesa sul sistema delle imprese”, spiega. È infatti tema all’ordine del giorno la distanza fra le figure professionali ricercate dalle aziende e le competenze acquisite dai giovani che si affacciano al mercato del lavoro.

“È al fine di sostenere un maggiore orientamento verso scelte formative e professionali che possano garantire ai giovani soddisfacenti sbocchi professionali, e l’ingresso di nuove skill alle aziende, che abbiamo deciso di promuovere cinque borse di studio per i giovani diplomati che hanno scelto corsi di laurea STEM, vicini per le loro caratteristiche alle necessità del mondo dell’industria - ha evidenziato il presidente Antonio Bartesaghi -. Ed è anche significativa - continua - la scelta di collegare l’assegnazione non solo al reddito, per supportare chi ha più difficoltà di accesso alle opportunità di istruzione, ma anche e soprattutto al criterio del merito, per premiare la capacità di impegno focalizzato al raggiungimento degli obiettivi, fondamentale anche nei contesti lavorativi”.

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Antonio Bartesaghi

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