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L'arte è terapeutica: il lockdown come momento di crescita interiore

L'interessante tesi approfondita giovedì sera al bar Hemingway durante la rassegna "Il libro e il lago" grazie agli autori Aristide Milani e Alberto Figliolia e alla psichiatra Ilaria Missaglia

L'arte è terapeutica. E il lockdown ha funto da momento di crescita interiore. Lo dimostrano le esperienze cliniche illustrate dalla dottoressa Ilaria Missaglia e i testi presentati giovedì sera alla rassegna "Il Libro e il Lago" (ideata da Samuele Scognamiglio) al bar Hemingway di Lecco: Cronache della cattività di Aristide Milani e I balconi e l'orizzonte dello scrittore e giornalista milanese Alberto Figliolia, entrambi vergati durante il periodo di confinamento.

"Non si vuole certo affermare che le limitazioni delle libertà individuali aiutino a vivere meglio, tutt'altro, ma che evadere dalla routine lavorativa, dagli obblighi istituzionali, possono diventare un momento d'incontro e riconciliazione con i reali interessi personali" ha spiegato la dottoressa Missaglia. La tesi è in qualche modo sostenuta da Alberto Figliolia che nel carcere milanese di Opera tiene laboratori di scrittura creativa con detenuti giovani e meno giovani: spesso alcuni di loro scoprono un reale interesse per racconti e poesie, poesie che vengono pubblicate in raccolte collettive presentate poi al pubblico, consentendo ai detenuti meritevoli di partecipare a incontri esterni o che arricchiscono il calendario annuale.

Gli ospiti della serata

La serata ha unito l'arte alla letteratura (e non solo) ed è stata presentata con scioltezza e bravura dalla madrina Giovanna Rigato, che si è cimentata in una prova attoriale recitando con Angelo e Samuele la nota poesia di Totò "A livella". La stessa ha poi dichiarato: "Sono compiaciuta e soddisfatta dei tre incontri della rassegna lecchese 'Il Libro e il Lago". Stasera ho trovato molto interessante l'intervento della psicologa Ilaria Missaglia, mentre mi ha fatto sognare con le poesie Alberto Figliolia. Ho trovato istruttivo e divertente avere recitato la Livella del grande Antonio de Curtis in arte Totò" ha commentato la Rigato.

Nel corso della serata sono state inoltre esposte opere di Vito Pagone: fondatore del gruppo storico lecchese "Pittura Uno", elabora nel corso degli anni tematiche legate al frammento polimaterico assemblandolo in box e scatole in cui convivono in modo vorticoso e anarchico le immagini più disparate rubate da ogni dove. Spesso compaiono scritte e fumetti deturpati e lasciati liberi nella personale interpretazione di chi guarda e accostati fra loro da una paziente ricomposizione cromatica. Inventore del Datarocromatismo-contenitore multicodice (inteso come arte che raccoglie tutte le arti) è dal 2019 direttore del Craco (Centro di documentazione e di ricerca sulle arti contemporanee).

Il libro e il lago 3 novembre 2022 (6)

Ilaria Missaglia (nella foto sopra), nata a Lecco nel 1985, è laureata all'Università degli studi di Pavia con una tesi in Psichiatria sulla depressione lieve e la qualità di vita. Vanta esperienza come medico presso Csm Trieste e Csi Bologna. Diplomata in arteterapia clinica presso l'Ass Lyceum Vitt 3 di Milano. Specializzanda in Psicoterapia analitico transazionale. Attualmente lavora nella medicina legale, è mamma di due bambini e un cane, e rigorosamente antifascista.

Tra gli ospiti inoltre il modello e docente Danilo Goretti, il poeta Aristide Milani (che si è esibito in una sua ultima creazione, la marcia ludico-marziale), Lorena Olivieri, Fabrizio Martinelli e il giovane scrittore Rocco Bruno. 

La rassegna culturale nomade "Il libro e il lago" vivrà il suo gran finale settimana prossima con una cena cui parteciperanno tutti gli ospiti intervenuti in questa seconda edizione.

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